Calcio Napoli

Damascelli: “Scelto l’unico esonerato in circolazione su una lista di 40 nomi”

Il giornalista Damascelli ha inviato una vera e propria frecciata al patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, dopo la scelta di Rudi Garcia.

Rudi Garcia è il nuovo allenatore del Napoli. Un casting che si è finalmente concluso dopo quella che a molti è sembrata una ‘sceneggiata’. A dimostrarlo il rapporto ‘incrinato’ tra Luciano Spalletti, che ha deciso di prendersi un anno sabbatico dal calcio, e lo stesso De Laurentiis che in più volte ha voluto rispondere per le rime alla scelta di Spalletti di non rimanere all’ombra del Vesuvio.

Tantissimi i nomi passati in rassegna da De Laurentiis come Luis Enrique o Thiago Motta, ma poi la scelta è ricaduta subito sul tecnico ex Roma, non nuovo nel massimo campionato italiano. Una scelta che lascia scetticismo tra tifosi e anche giornalisti. Tra questi ultimi ha detto la sua anche Tony Damascelli che non ci è andato leggero, inviando una vera e propria frecciata a De Laurentiis.

Rudi Garcia nuovo tecnico, la frecciata di Damescelli a De Laurentiis

Rudi Garcia è il nuovo tecnico del Napoli. E Tony Damascelli ha approfittato della notizia a sorpresa per rkvelgere una vera e propria frecciata a De Laurentiis:

Fine di una stagione folle, assurda, strozzata dal mondiale e dalle vicende giudiziarie ancora in sospeso a livello europeo e in sede penale nazionale. Napoli a parte, con tutto il repertorio tipico maradoniano con sceneggiata finale tra Spalletti e De Laurentiis il quale, dopo aver contattato 40 allenatori ha scelto l’unico esonerato in circolazione”, riferisce.

Damascelli si è poi soffermato sul mercato dove si procede tra prestiti e pagamenti a rate, stessa operazione della Juventus con Kulusevski.

Grande vociare di calcio mercato, nonostante debiti e perdite colossali, il gioco di società serve a stampa, tifosi e procuratori ma si procede tra prestiti e pagamenti in comode rate, per la cronaca la Juventus ha comunicato, nell’affare Kulusevski, una plusvalenza di 12,5 milioni ma pagamento dilazionato in comode rate 5+2, a Torino sono in piena e malinconica svolta contabile”