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Cori beceri dei romanisti contro Napoli, Forgione: “Il Vesuvio dorme tranquillo come certi cervelli”

Lo scrittore Angelo Forgione si è soffermato sul coro romanista indirizzato al Vesuvio nella sfida di Europa League tra Roma e Servette.

Nel corso della gara di Europa League tra la Roma e il Servette, i tifosi giallorossi hanno intonato il solito coro provocatorio:Vesuvio erutta, tutta Napoli è distrutta!”. Una provocazione becera che ha scatenato la reazione pronta e pungente dello scrittore napoletano Angelo Forgione.

In un post dal titolo “L’eruzione dei fessi”, Forgione ha smontato l’ignoranza dietro il coro romanista. Ha voluto chiarire che il Vesuvio non ha nulla a che fare con i Campi Flegrei, un’area vulcanica che non mostra segni di eruzione imminente. Al contrario, il Vesuvio si trova in una fase di subsidenza, dormendo tranquillo.

Ecco quanto scritto dallo scrittore napoletano: “Volevo avvisare gli “amici” dei napoletani, beceramente eccitati dalla cronaca vulcanologica, che il Vesuvio non ha nulla in comune con i Campi Flegrei, caldera vulcanica che comunque non mostra alcuna evidenza di una prossima eruzione. Il Vesuvio, a differenza dell’area interessata da ciclico bradisismo flegreo, è in fase di subsidenza. Insomma, dorme profondamente. Come certi cervelli”.

Forgione non ha risparmiato critiche neanche per i tifosi del Napoli, sottolineando che cantare un coro del genere non serve a scoraggiare gli ignoranti, né a sensibilizzare la Federazione. È solo un tentativo di alimentare una moda senza senso.

“Volevo anche avvisare i tifosi del Napoli che cantare “Vesuvio erutta, tutta Napoli è distrutta”, evidentemente, non serve né a scoraggiare i fessi né a svegliare la Federazione. Serve solo ad alimentare un tormentone che si canta spesso perché ormai di moda. Il deejay del “Maradona” ha smesso di lanciare “Freed from desire” per questioni di opportunità. Speriamo che non torni a farlo quando lo sciame bradisismico si sarà placato, e con esso i timori e l’attenzione mediatica. Sia intelligente chi può”.

Il post di Forgione non si è limitato a smascherare l’errore, ma ha anche invitato all’intelligenza, chiedendo una riflessione su queste provocazioni prive di senso. Mentre il coro becero riecheggia sugli spalti, l’autore napoletano dimostra che la vera forza sta nella conoscenza e nel rispetto reciproco. Un monito contro l’ignoranza che dovrebbe essere ascoltato da tutti.

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