Le Interviste

Coli Saco: “Garcia voleva che restassi al Napoli. Per Osimhen il calcio è troppo semplice”

Coli Saco, centrocampista del Napoli in prestito all’Ancona, ha condiviso retroscena interessanti sull’esperienza in maglia azzurra.

Il centrocampista Coli Saco, attualmente in prestito all’Ancona ma di proprietà del Napoli, ha svelato dettagli intriganti durante un’intervista a La Casa di C. Riguardo al possibile debutto nella partita Juve-Napoli del 2021, Saco ha raccontato un episodio del tutto sfortunato:

“Possibile debutto in Juve-Napoli del 2021? Era tutto pronto. Il giorno prima della partita raggiungo gli altri compagni per partire. Nei giorni prima della gara, Spalletti mi diceva che dovevo allenarmi forte perché avevo la possibilità di esordire. Io dò tutto. Ma all’aeroporto di Napoli, poco prima di prendere il volo, mi dicono: ‘Coli, sei risultato positivo al tampone per il Covid. Devi tornare indietro’. Ci sono rimasto malissimo. Ero sicuro che avrei giocato, anche solo per un minuto, ed ero anche pronto. In quel momento sentivo la fiducia dell’allenatore e io stavo bene”.

“Impressionato da Ounas e Osimhen”, le impressioni di Coli Saco sui compagni di squadra

Sulle valutazioni dei compagni di squadra, Saco ha condiviso opinioni interessanti: “Zielinski tecnicamente è il più forte. Per Osimhen il calcio è troppo semplice: una volta gli passo la palla, non la controlla bene e gli scivola sotto al piede. Corre dietro quella palla che sembrava persa e dopo un attimo la riprende. Poi fa anche gol. Ero incredulo. Poi Ounas: l’ho visto due anni fa e come talento puro è un giocatore di livello altissimo”.

Parlando della sua decisione di essere ceduto all’Ancona, Saco ha rivelato: “Sono stati giorni di riflessione. Fino alla fine del mercato sono stato indeciso se rimanere a Napoli o no. Perché Rudi Garcia mi aveva detto che potevo rimanere definitivamente. Il Napoli mi voleva confermare dopo il pre campionato con loro. C’era solo un problema: avrei fatto panchina. Alcuni giocatori mi dicevano di restare, perché la mia occasione sarebbe potuta arrivare. Ci ho pensato tanto ma alla fine ho detto a Rudi che volevo andare a giocare fuori. Pensavo al mio percorso, volevo giocare e crescere. E poi farmi trovare ancora più pronto”.

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