Umberto Chiariello risponde alle provocazioni di alcune emittenti locali contro il Napoli: “Una città superiore alle critiche”.
Il giornalista di fede partenopea, Umberto Chiariello, ha espresso il suo dissenso nei confronti delle provocazioni di alcune emittenti locali riguardo allo Scudetto del Napoli. Durante un intervento su Radio Napoli Centrale, Chiariello ha criticato duramente un titolo in particolare: “Napoli vince lo Scudetto, ma perde il reddito”.
“Signori imbecilli che fate titoli del genere, perché tali siete, ma perché il RdC è stato fatto per Napoli? A Napoli c’è tanta gente che lavora e c’è tanta disoccupazione come nel Sud Italia perché la questione Meridionale non esiste più. Vi dovete vergognare solo di pensarle certe cose. Il napoletano soffre tutti i giorni dell’andamento dell’economia di questa Nazione, ma di certo questo scudetto ha portato economia, ricchezza, ha aggiunto turismo e Napoli è tra le 12 città raccomandate da visitare nel mondo, ha riempito le piazze del mondo e non basta il vostro odio a pallettoni”.
Chiariello ha poi intensificato le sue affermazioni: “Siete solo portatori di odio che vi ricade addosso, Napoli ha risposto con la civiltà della festa che non significa lavoro, richiesta di sussidi, ma che significa che c’è una città che in questo momento va di pari passo con la sua squadra mostrando che Napoli oggi è il benchmark nel calcio e non come la Juventus di cui vi dovreste solo vergognare. Oggi, le vostre parole sporcano voi stessi perché Napoli vi risponde col sorriso e chi, in questo momento, è talmente superiore alle vostre lordure non vi pensa proprio: rimanete nel vostro ghetto di odio che genera odio, noi rispondiamo con l’amore che primeggia nel mondo”.
Quanto è accaduto e sta tutto accadendo nel capoluogo campano rappresenta una delle meraviglie del mondo con il tanto desiderato Scudetto, conseguenza e traguardo di una stagione straordinaria, che ha portato positività, ricchezza, gioia e turismo in una delle città più belle del mondo. L’odio non serve a nulla, anzi. Sarebbe bello ogni tanto poter riconoscere il merito di qualcosa di straordinario.