Calcio Napoli

Carnevale: “A Maradona devo la fama e i gol. Vi racconto tutto”

Andrea Carnevale racconta Diego Armando Maradona, lo fa dalle pagine di Repubblica dove parla dell’argentino e della loro amicizia.

Giocare con Diego Armando Maradona è un ricordo indelebile, lo dice chiaramente Andrea Carnevale, compagno di squadra del profeta del calcio ai tempi di Napoli. “Per me è un grande onore. Oggi tutti riconoscono Andrea Carnevale perché ha giocato con Diego. Mi è capitato pure ieri in centro a Udine. Non passerò mai di moda. Ho giocato anche con Zico, ma Diego è stato un monumento mondiale. È stato meraviglioso uscire con lui, scherzare e divertirci. E poi abbiamo vinto tanto: 2 scudetti, una Coppa Uefa. Mi sono sacrificato per lui, Careca e Giordano: lo rifarei altre 100 volte“.
L’attuale capo scouting dell’Udinese racconta Maradona proprio quando Repubblica lancerà un’iniziativa editoriale in occasione dei 60 anni di Maradona, iniziativa editoriale che sarà in edicola lunedì 26 e martedì 27. Tra i ricordi ci sono quelli dello spogliatoio dove è cominciato il rapporto tra i due: “Avevamo lo stesso carattere. Diego voleva bene a tutti, ma per me aveva una simpatia particolare“.

Carnevale racconta Maradona: “Un grande amico”

Ci sono tanti aneddoti da raccontare per Carnevale che dice: “Uno mi ha colpito in maniera particolare. Regalò a me e agli altri compagni di squadra una fedina d’oro proprio in occasione del suo compleanno. Fu un gesto bellissimo. Ma ci sono tanti episodi“. Ma parlando Maradona c’è un altro episodio che ha colpito Carnevale ed è quello avvenuto al carnevale di Rio: “Sapevo che li c’era Diego, riuscii ad incontrarlo” racconta il capo scouting dell’Udinese che aggiunge: “Voleva che stessi con lui anche durante la sfilata, solo che era quasi impossibile trovare i pass. Li chiese
prima al suo manager che gli rispose di non aver potuto fare niente. Allora si mise lui al telefono e parlò con gli organizzatori. “Se non trovate due pass per Andrea Carnevale e il suo amico, prendo il primo aereo e me ne torno in Argentina”. Dopo un’ora arrivò tutto e noi partecipammo. Ecco questo è Maradona: per l’amicizia avrebbe rinunciato pure al cachet“.

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