Le Interviste

Bagni: “Napoli incontrollabile in attacco. Io dirigente? Vi svelo un segreto”

Salvatore Bagni ex centrocampista del Napoli è intervenuto a Radio Marte per analizzare il momento degli azzurri di Gattuso.




Negli occhi c’è ancora il fantastico Napoli visto contro l’Atalanta, una squadra “incontrollabile in attacco” così la definisce Salvatore Bagni che dice:

Quella del Napoli è una rosa importante che ha la gioia di sacrificarsi l’uno con l’altro. Poi con i risultati ovviamente arriva l’entusiasmo ma a quello ci pensa Gattuso. Lui non è solo grinta ma anche un allenatore pensante, che mette bene la squadra in campo. Con l’Atalanta ha praticamente ucciso l’avversaria con le sue stesse armi, cioè l’aggressività, l’uno vs uno. E’ stato uno spettacolo bellissimo. Il Napoli è incontrollabile nel gioco d’attacco perché ha giocatori forti nell’uno contro uno. Ma può giocare negli spazi, cerca la porta con molta facilità. Se non sei veloce a fare i raddoppi il Napoli va al tiro e fa gol. Osimhen si butta sulle palle perse e gli va dietro. Tutti nel Napoli, tranne Bakayoko, hanno tiri in porta, conclusioni e reti. Nessuno pensava peraltro che il Napoli potesse avere questo equilibrio con 4 attaccanti di ruolo. La partita poteva finire 10-0, la squadra aveva idee. Rino è entrato nel progetto con idee e scelte ben precise: Demme, Osimhen, Bakayoko.

Poi Bagni svela un retroscena sulla possibilità, che c’è stata in passato, di diventare dirigente del Napoli: Diciamo che il dopo Marino potevo anche essere io, però non ci conoscevamo bene. Il rapporto di schiettezza però è rimasto nel tempo, siamo due vulcanici perciò troppo vicini scoppieremmo. Ma ripeto, il rapporto non potrà mai essere incrinato, in caso di lavoro per il Napoli o meno. La preparazione di Gattuso sta incidendo? Giustissimo. Quando lui è arrivato, il signor Lozano – che aveva giocato sempre fuori ruolo – non era mai stato utilizzato, perché non stava in piedi. Adesso è l’uomo cardine. La condizione fisica della squadra è notevole, oltre alla qualità. Ma si ha proprio fiducia anche nelle scelte del tecnico. C’è un bel connubio tra Gattuso e la squadra. Chi ha sofferto ha la gioia di correre e sacrificarsi. Basta guardare Osimhen, non gli interessa nulla: ha la gioia di fare le cose“.

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