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Agnelli: “Superlega mai fallita. Contratto attivo”. Così ci hanno preso in giro

Il presidente della Juventus parla al ‘Ft Business of Football Summit’

Andrea Agnelli rilancia il progetto Superlega e lo fa al ‘Ft Business of Football Summit’, il presidente della Juve: “Ne abbiamo bisogno“. Il progetto non è mai stato veramente chiuso, con Barcellona, Juventus e Real Madrid che sono ancorate alla Superlega senza subire alcuna sanzione dalla Uefa e dalle leghe nazionali. “La Superlega non è fallita. Secondo me, il calcio europeo ha un disperato bisogno di riforme. Non accetterò domande su Tebas. La Superlega? L’Uefa sapeva che io come presidente della Juventus stavo lavorando a qualcosa di diverso“.

Il presidente dei bianconeri è stato pesantemente attaccato da Ceferin e Tebas, ma non demorde: “La Superlega è un lavoro collettivo di 12 squadre, non di una sola persona. 12 club hanno firmato un contratto di 120 pagine ed è ancora vincolante per 11 di quei club. Il compromesso non è più una scelta, abbiamo bisogno di riforme più profonde. Un operatore monopolistico è adatto a guidare un business come il calcio? Io penso di no. Penso di non aver sentito la parola Superlega tanto quanto oggi. Quello che pensiamo è che la struttura del governo non è adatta allo scopo. Non penserei ai prodotti alternativi, ma a come è gestito il settore“.

Insomma dopo circa un anno è tornata la Superlega, con i tre club che non hanno avuto alcuna sanzioni. Uefa e leghe nazionali hanno solo abbaiato senza mai mordere. Nessuna squalifica, nessuna estromissione, niente di niente. Per un anno ci hanno preso in giro, facendo credere ai tifosi che il progetto era arenato e per questo Juve, Real e Barcellona giocavano ancora in Europa. Invece il progetto è vivo e vegeto.