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Acerbi si difende: “Juan Jesus ha frainteso, io non sono razzista”

Francesco Acerbi ha risposto alle accuse di razzismo mosse da Juan Jesus, negando categoricamente di aver pronunciato offese razziste.


CALCIO NAPOLI – La bufera mediatica innescata dalle accuse di razzismo mosse da Juan Jesus nei confronti di Francesco Acerbi non si placa. Il difensore dell’Inter è intervenuto per fornire la sua versione dei fatti, respingendo con decisione ogni addebito.

La ferma replica di Acerbi

Intercettato alla Stazione Centrale di Milano al rientro dal ritiro con la Nazionale, Acerbi ha negato categoricamente di aver pronunciato frasi offensive o discriminatorie. “Non ho mai detto nessuna frase razzista, sono molto sereno. Sono un professionista da vent’anni e so quello che dico, nessuna parola di quel tipo è uscita dalla mia bocca”, ha tuonato il 35enne.

L’ipotesi del fraintendimento

Secondo la ricostruzione del difensore nerazzurro, sarebbe stato Juan Jesus a fraintendere le sue parole durante il diverbio in campo. “È stato lui che ha frainteso”, ha dichiarato Acerbi, respingendo al mittente ogni accusa di razzismo e attribuendo l’escalation mediatica a un malinteso sulle effettive parole pronunciate.

Le scuse respinte

Acerbi si è spinto oltre, ritenendo che Juan Jesus abbia “capito anche male” il presunto insulto razzista. “In campo succedono tante cose, è normale. Si gioca a calcio, si dicono certe cose, ma a fine partita ci si dà la mano e torna tutto come prima”, ha aggiunto il centrale, derubricando l’episodio a un normale battibecco di gioco da archiviare alla fine dell’incontro e respingendo implicitamente l’ipotesi di scuse al collega brasiliano.

Nessun coinvolgimento dirigenziale

Acerbi ha inoltre escluso un eventuale coinvolgimento dei vertici nerazzurri nella vicenda: “Se sentirò i dirigenti dell’Inter? Parlerò con mia figlia”. Un modo per deviare l’attenzione sulla sfera familiare e sottrarsi al clamore mediatico.

Una replica netta e decisa quella di Acerbi, che ha respinto con fermezza ogni accusa di razzismo, attribuendo l’intera vicenda a un fraintendimento da parte di Juan Jesus sulle effettive parole pronunciate durante l’acceso diverbio di gioco. Una versione che appare in netta contrapposizione con quella del brasiliano.

Toccherà ora agli organi competenti della giustizia sportiva vagliare le due diverse ricostruzioni e stabilire se vi siano stati effettivamente comportamenti discriminatori da sanzionare. Nel frattempo, Acerbi si è smarcato da ogni addebito, respingendo al mittente le pesanti accuse di razzismo piovutegli addosso.

Acerbi si difende: "Juan Jesus ha frainteso, io non sono razzista"

 

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