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Rapina a David Neres: i dettagli e le indagini. Rapinatori informati da una ‘talpa’

Il calciatore del Napoli David Neres racconta i dettagli dell’agguato: indagini in corso per identificare i responsabili.

Il calciatore brasiliano David Neres, recentemente acquistato dal Napoli, ha vissuto una notte di terrore sabato scorso. La rapina che ha coinvolto l’attaccante ha sollevato molte domande, e nuovi dettagli sono emersi grazie all’edizione odierna de La Repubblica.

Il fatto è avvenuto mentre Neres si trovava in un van messo a disposizione dei clienti del suo albergo, situato in Corso Vittorio Emanuele. Sebbene non ci siano state conseguenze fisiche per il giocatore, la paura è stata palpabile. Neres ha chiesto di essere accompagnato all’hotel dalla moglie, segno del suo stato di grande agitazione. Subito dopo l’incidente, il calciatore ha sporto denuncia, fornendo una descrizione dettagliata dell’accaduto alle autorità. Ecco quanto si legge:

Nessuna conseguenza fisica per il calciatore brasiliano, che è apparso tuttavia molto spaventato e ha chiesto di essere accompagnato nel suo albergo, al Corso Vittorio Emanuele. La moglie era sul sedile accanto. Il nuovo rinforzo di Aurelio De Laurentiis, acquistato dal Benfica per 30 milioni e arrivato in città da una decina di giorni, ha sporto subito denuncia e ha spiegato i fatti in modo dettagliato alle forze dell’ordine”.

Rapinatori a conoscenza del Rolex indossato da Neres

neres rapina

Le indagini sono in corso e si stanno focalizzando sui rapinatori, che sembrano essere stati ben informati sui movimenti di Neres. Secondo le prime ricostruzioni, i rapinatori erano a conoscenza non solo della presenza del giocatore nel van, ma anche del prezioso orologio che Neres indossava. Questa conoscenza puntuale potrebbe indicare la presenza di una “talpa” che ha fornito informazioni riservate sui movimenti e sulla sicurezza del calciatore.

Il raid è stato realizzato con una pianificazione meticolosa. I rapinatori hanno approfittato del caos tipico del post-partita al Maradona, quando le strade adiacenti allo stadio sono bloccate e il traffico è congestionato. Il dispositivo di sicurezza inadeguato ha reso più facile per i delinquenti colpire, approfittando della situazione per avvicinarsi al van e mettere a segno l’agguato.

Le forze dell’ordine stanno esaminando le riprese delle telecamere di sorveglianza per identificare i responsabili. Al momento, è stato escluso il movente intimidatorio, suggerendo che la rapina fosse premeditata e focalizzata su beni di valore piuttosto che su un attacco diretto al calciatore.

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