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Ziliani: “Kvara e Osimhen trattati come carne da macello”

Paolo Ziliani lancia l’allarme sul trattamento riservato in Serie A a Kvaratskhelia e Osimhen,  vittime di falli violenti e mai protetti dagli arbitri.

Il giornalista Paolo Ziliani  lancia l’allarme sul trattamento riservato in Serie A ai due gioielli del Napoli Kvaratskhelia e Osimhen: “Sono i più picchiati e meno protetti di tutta la Serie A. Chi segue il campionato non può non vedere l’abominio che viene perpetrato nei loro confronti, con punte inaccettabili di violenza e di sistematicità di trattamento”.

Dura Critica di Zilaini al Trattamento riservato a Kvara e Osimhen

Paolo Ziliani scrive: “Se è vero che l’Epifania tutte le feste si porta via, speriamo che assieme alle feste si porti via anche la peste: la peste che affligge il calcio italiano, o meglio ancora la Serie A made in Italy, il campionato che invece di proteggere i suoi (sempre più rari) talenti li abbandona a se stessi mettendoli a rischio incolumità ad ogni partita che il buon Dio manda in terra”.

“Chi mi segue sa l’allarme che da tempo lancio a proposito di Kvaratskhelia, il calciatore in assoluto più picchiato e meno protetto di tutta la Serie A, di Leao, di Osimhen e in misura minore anche di Lautaro, Zaccagni e altri. Chi segue con un minimo di attenzione la Serie A e la confronta con gli altri top campionati non può non vedere l’abominio che viene puntualmente perpetrato da noi nei confronti dei migliori giocatori, con punte inaccettabili di violenza e di “sistematicità” di trattamento nei confronti del georgiano del Napoli e del portoghese del Milan, un massacro che i nostri arbitri lasciano regolarmente (regolarmente?) impunito”.

Ziliani: "Kvara e Osimhen trattati come carne da macello"

Ziliani prosegue: “Su Kvaratskhelia, Osimhen e altri ancora, sui calciatori cioè per cui la gente paga il biglietto, in Serie A vige la licenza di picchiare a man bassa; e addirittura se una tantum uno di loro si ribella abbandonandosi a un più che comprensibile gesto di ribellione e/o di protesta (vedi Kvara dopo le provocazioni di Gatti in Juventus-Napoli e di Bondo in Napoli-Monza), scatta subito per lui la mannaia del cartellino giallo.

Tutti possono riempirli di botte e provocarli nei modi più indecorosi per non dire indegni: e loro devono tacere, prendere, abbozzare e portare a casa. Se si azzardano a dire “basta!, non ne posso più”, vengono ammoniti. E insomma, sperando che prima o poi non ci scappino una tibia, un perone o una caviglia in frantumi, la domanda è: può esistere un calcio più imbecille del nostro?”.

Il Valore di Mercato e l’Arbitraggio

Infine ziliani conclude: “La domanda torna prepotentemente d’attualità, ed è per questo che ne riparlo, dopo la pubblicazione avvenuta nei giorni scorsi di uno studio del CIES, il Centro Studi svizzero sul calcio mondiale, che ha stilato la classifica dei 100 giocatori in assoluto più cari al mondo: quelli cioè con il più alto valore di mercato. Detto che ai primi tre posti ci sono il ventenne Bellingham del Real Madrid che vale 267,5 milioni e i ventitreenni Haaland del Manchester City (251,2) e Vinicius del Real Madrid (250,3), è interessante, ai fini del nostro discorso, spostare l’attenzione sui calciatori che militano nella Serie A italiana.

Tra i primi 100 al mondo ce ne sono 8 e volete sapere chi sono i più preziosi? Sono Kvaratskhelia del Napoli, 21° con un valore di mercato di 115,3 milioni; poi Leao del Milan, 22° con un valore di 114,2 milioni (per la cronaca: sia Kvara che Leao sopravanzano Mbappè il cui valore, di 106,2 milioni, risulta abbattuto dall’imminente scadenza del suo contratto) e ancora Lautaro dell’Inter, 33° con 102,9 milioni di valore del cartellino, e Osimhen del Napoli, 36° con un valore di 100,5 milioni.

Riflessioni e Domande

La domanda con cui mi congedo, a fronte delle risultanze di questo studio su cui si può essere più o meno d’accordo ma che fotografa indubbiamente lo stato dell’arte del meglio del calcio mondiale, è sempre quella: se Kvaratskhelia, Leao, Lautaro e Osimhen sono, anche agli occhi del mondo, i più preziosi tesori del campionato italiano, è giusto che il calcio italiano li tratti come carne da macello dando a tutti, con i suoi arbitri imbelli, licenza di massacro nei loro confronti?

Io dico che siamo dei pazzi: lasciamo che i vari Hateboer, Nandez, Cambiaso e picchiatori vari attentino alla loro incolumità, rovinino cioè la bellezza delle partite, e poi piangiamo perchè gli sportivi non si abbonano più a DAZN e si allontanano dal calcio. Succede, per chi non l’avesse capito, perchè la gente ama il calcio, non i calci”.

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