L’ex agente di Marco Verratti, Donato Di Campli, ha rilasciato una dichiarazione piuttosto critica riguardo al futuro del calciatore.
Durante un’intervista concessa a TV Play, l’ex agente di Marco Verratti, Donato Di Campli, ha espresso il suo disappunto riguardo alla decisione di Verratti di avvicinarsi all’Al Hilal, club di calcio saudita.
“A Marco sono mancate le palle per resistere per otto mesi, perché era in scadenza con il PSG, poteva andare al Barcellona e fare un’altra carriera. Ha avuto paura di affrontare a Parigi quelle persone e si è piegato. Dal momento in cui ha scelto quella strada Marco ha finito la sua carriera. Sarà un uomo ricchissimo, ma non sarà mai un campione.“
Secondo Di Campli, la scelta di Verratti di proseguire la sua carriera in Arabia Saudita, pur garantendo ingenti guadagni, rappresenta una perdita di opportunità per il calciatore, che avrebbe potuto ambire a traguardi più prestigiosi. Inoltre, l’ex agente ha fatto riferimento ad alcune vicende del passato per contestualizzare il rapporto tra Verratti e il Paris Saint Germain (PSG).
“Rinnovo col PSG nel 2017? Lui è stato rinchiuso in una stanza dall’ex direttore del Paris Saint Germain Antero Henrique e da Al-Khelaifi e gli è stato detto ‘Lascia il tuo procuratore e noi ti rinnoviamo tutto quello che vuoi’. Un ragazzo che allora aveva 22-23 anni, si è trovato in difficoltà. E ora siamo nella stessa situazione con Mbappé. Non dimentichiamo anche la situazione Rabiot, con la mamma che se n’è infischiata che il ragazzo rimanesse in panchina.”
Di Campli ha poi aggiunto: “La decisione di lasciare il Pescara? Lui è juventino da sempre e con la Juve avevamo un accordo prima di andare al Psg. Il Pescara però voleva monetizzare al massimo questa cessione e bisognava conciliare le esigenze. Inoltre il Pescara non poteva permettersi il contratto di Troisi altrimenti sarebbe andato lì anche perché gli accordi con la Juve erano già siglati.”