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Guerin. Sarri ha vinto lo scudetto, lo dice la Juve. De Laurentiis non investirà

Sarri ha vinto lo scudetto, lo dice la Juve, e se un marziano sbarcasse oggi a Napoli penserebbe che la cosa più logica da fare sarebbe riconfermare Sarri e dargli qualche giocatore di qualità in più, senza per forza puntare su Marcelo e Messi.  

SARRI HA VINTO LO SCUDETTO

Ecco l’analisi del Guerin Sportivo: Il modo in cui si sta concludendo la storia fra Sarri e il Napoli è incomprensibile, anche se tecnicamente l’allenatore è sotto contratto per l’anno prossimo e non è ancora detto che se ne veda altrove: un po’ per la clausola da 8 milioni e un po’ perché tante situazioni (Chelsea-Conte su tutte) non sono ancora definite. La storia si sta però di sicuro concludendo dal punto di vista emotivo e il pubblico del San Paolo dopo il pareggio con il Torino lo ha capito benissimo, al di là degli investimenti che De Laurentiis (non) ha intenzione di fare in estate. Eppure Sarri e il Napoli il loro scudetto l’hanno vinto e a  dirlo è proprio la Juventus.

POTERE POLITICO E MEDIATICO

Lasciamo per un attimo da parte potere politico e mediatico, questioni arbitrali, impegno o scarso impegno sospetto di alcune squadre, fortuna… Insomma, la quotidianità. E proviamo a concentrarci sul calcio. Diamo in mano a Sarri la seguente formazione: Szczesny – Lichsteiner, Barzagli, Rugani, Asamoah – Sturaro, Bentancur, Marchisio – Cuadrado, Douglas Costa, Bernardeschi. Si tratta, con qualche forzatura evidente ma soltanto perché a calcio si gioca in undici, delle riserve della Juventus. E fra i ventidue nemmeno siamo riusciti a trovare un posto a Howedes, cioè a un campione del mondo, rientrato soltanto tre settimane fa contro la Sampdoria. Ecco, in mano a Sarri queste presunte riserve non avrebbero fatto troppo peggio del Napoli attuale, considerando lo status dei titolari attuali del Napoli quando sono arrivati.

L’ULTIMO PASSO DECISIVO

In altre parole, la Juventus ha durante la stagione dovuto gestire diversi infortuni (Cuadrado, De Sciglio, Khedira, Howedes, Marchisio, Bernardeschi, solo per citare le assenze più lunghe e non i casi del momento) e molti vistosi cali di forma (Dybala su tutti), ma avendo due squadre non ha mai davvero rischiato di perdere il suo settimo scudetto consecutivo. Di più: un facile confronto con gli altri grandi club d’Europa evidenzia che a livello di primi undici c’è di meglio, ma come panchine solo il Manchester City ha più profondità e qualità. In altre parole, il fatto che si stia a piangere per le lunghe assenze di giocatori normali come Milik e Ghoulam dimostra cosa sia mancato al  Napoli per fare l’ultimo e decisivo passo.

SE UN MARZIANO SBARCASSE A NAPOLI

Detto questo, il giochino fatto in precedenza con la Juventus si può in parte applicare anche al Napoli B: Sepe – Maggio, Chiriches, Tonelli, Mario Rui – Rog, Diawara, Zielinski – Giaccherini, Milik, Ounas. Una squadra non all’altezza della Juventus B, ma più che dignitosa: De Laurentiis non ha tutti i torti nel lamentarsi del sottoutilizzo di alcuni giocatori, soprattutto pensando a come siano scoppiati i titolari. Comunque se un marziano sbarcasse oggi a Napoli penserebbe che la cosa più logica da fare sarebbe riconfermare Sarri e dargli qualche giocatore di qualità in più, senza per forza puntare su Marcelo e Messi. Il marziano e la logica, appunto.

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