La Guerra in Ucraina con l’invasione della Russia continua ad imperversare. Dopo otto giorni arriva la voce di Vladimir Putin che dice: “Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo“. Parole che praticamente annullano i negoziati che fino ad ora sono andati avanti. Due incontri tra le delegazioni di Russia ed Ucraina, ma ancora un nulla di fatto. Nel secondo giorno di negoziati si è rimandato ad un terzo appuntamento ed è stata aperta la possibilità di aprire corridoi umanitari.
Anche qui però Putin attacca: “I nostri militari possono fornire corridoi sicuri per i civili ma i neonazisti ucraini lo impediscono e trattano i civili come scudi umani“.
Un concetto espresso più volte da Putin, quello dei civili come scudi umani. Eppure sono gli stessi ucraini che hanno deciso di arruolarsi volontariamente, anche con le ronde civili armate, per difendere la loro patria dall’invasione russa. Le parole di Putin fanno allontanare ancora di più speranza di un cessate il fuoco. A questo si aggiunge anche il monito di Macron, presidente francese che sta cercando di mediare tra le parti. Dopo una telefonata con Putin, Macron ha detto: “Il peggio deve ancora venire“.