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Napoli-Juventus a porte chiuse? L’ex procuratore federale svela la verità

Gli ultras del Napoli e della Roma si scontrano in strada: rischio porte chiuse per Napoli-Juventus? parla l’ex procuratore federale.

La partita Napoli-Juventus, in programma per questo weekend, è stata oggetto di speculazioni sulla possibilità che si disputi a porte chiuse a causa degli incidenti avvenuti ieri sera a Roma tra ultras del Napoli e tifosi della Roma. Marco Di Lello, ex procuratore federale e attuale Presidente della commissione affari economici della FIGC, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Punto Nuovo per commentare la situazione.

Secondo Di Lello, esistono gli strumenti normativi per punire i responsabili degli scontri senza penalizzare i veri tifosi. Di Lello ha espresso il suo desiderio che questi “teppisti” vengano rapidamente identificati e sanzionati, allontanandoli dagli stadi italiani per almeno 5-10 anni, se non a vita. Ha sottolineato che queste persone non hanno nulla a che fare con il calcio e che le società non dovrebbero essere responsabili per i loro atti.

L’articolo 26 del codice di Giustizia Sportiva esclude la possibilità di porte chiuse per la partita Napoli-Juventus

Per quanto riguarda la possibilità di porte chiuse allo stadio Maradona, Di Lello ha rassicurato i tifosi. L’ex procuratore ha spiegato che l’articolo 26 del codice di Giustizia Sportiva, che riguarda la responsabilità oggettiva delle società, non è applicabile in questo caso, poiché è evidente che i due gruppi organizzati si siano dati appuntamento per scontrarsi a distanza dallo stadio.

Tuttavia, ha anche aggiunto che potrebbero essere emessi divieti di trasferta per i tifosi del Napoli. Decisione che spetta al Ministero degli Interni e che potrebbe penalizzare gli appassionati di calcio “sani”. Di Lello ha concluso sperando che la Polizia riesca rapidamente a individuare e punire i responsabili degli scontri di ieri.

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