Calcio Napoli

Montervino: “Restare in C un atto d’onore e d’amore per Napoli”

Francesco Montervino dichiara che restare in C è stato un atto d’onore e d’amore per Napoli ed il Napoli

Parole come baci per Francesco Montervino per il Napoli. In un’intervista rilasciata ai microfoni di Radio Marte, l’ex capitano tocca vari temi, a partire dal gran goal di Kvaratskhelia: Khvicha Kvaratskhelia ha le stimmate da fuoriclasse? Ha qualità uniche, capisce come differenziare il momento, quando accelerare e quando cambiare direzione o tirare in porta. Siamo dinanzi ad un fuoriclasse. Kvara punta, sterza, mette tre persone a sedere e, quando vede che altre tre stanno arrivando, accelera di nuovo, cambia velocità e tira fortissimo. Ha una capacità cognitiva superiore agli altri calciatori che abbiamo in Italia. Insomma, sta dimostrando di essere un vero campione. La differenza tra i campioni e gli atleti normali sta nel tempo che impiega la testa a mandare un messaggio al piede o alla gamba”. 

“Kvara ha qualcosa di Maradona? Per il grande Diego, quel tempo era sottilissimo, quasi pari a zero. I campioni come Kvara, beh, quel tempo lo riducono al minimo. Altri calciatori devono pensare alla giocata, ma per il georgiano non è così”.

Montervino non ha mai avuto dubbi per la firma con il Napoli in Serie C

Sulla propria esperienza a Napoli, Montervino ha poi aggiunto: “Restare in Serie C è stato un atto di coraggio e d’amore verso la maglia azzurra? Era come se avessi un debito con la città. Io ero arrivato prima del fallimento, avevo fatto due buone mezze stagioni, ma non avevo lasciato il segno. Quando mi è stato proposto di essere il primo tesserato dell’era De Laurentiis, per me accettare è stato un atto di onore e di amore verso Napoli e il Napoli. Per me la città e la squadra rappresentano questo. Si è trattato anche di una scommessa personale e di un investimento, è vero. Nelle mie scelte, sono stato sempre sostenuto dal mio agente, che in quel caso mi disse: ‘Se ti conosco bene, oggi firmi in C e tra due anni sarai il capitano del Napoli in Serie A…’. Ed ha avuto ragione”.

Per Spalletti Kim è un giocatore esagerato

Sui tifosi allo stadio: “Spero sempre di vedere quanta più gente possibile sugli spalti. Se in qualche modo si verificano assenze o uno sciopero del tifo, manca qualcosa. Se ne accorgono anche i calciatori… Se il napoletano non si può godere il momento, è un vero peccato. Viene da dire: al diavolo tutto, festeggiamo alla grande perché aspettiamo questo scudetto da una vita! Capisco le istituzioni, che alle volte sono chiamate a prendere decisioni e lanciare segnali, ma la gente è l’anima dello stadio”.

Infine, su Kim Min-jaeLuciano Spalletti esagera, quando dice che il coreano è il miglior difensore al mondo? E’ esagerato non Spalletti, ma Kim: è vergognoso, per come è forte! Gli vedo delle qualità allucinanti: ha una forza esplosiva ed una frequenza di passo a dir poco impressionanti… Sarebbe capace di recuperare metri persino su Salah, per quanto corre. Ha una lettura dell’azione assoluta. Ringraziamo chi lo ha portato qui, perché ci ha fatto conoscere un signor giocatore” ha concluso Montervino.

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