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Libertà live, Siani criticato a Milano: “Napoli ha rotto il…”

Lo spettacolo di Alessandro Siani, Libertà live, finisce nel mirino della critica milanese, duri i commenti verso il comico napoletano.

Libertà Live lo spettacolo di intrattenimento di Alessandro Siani  in onda in  streaming su Amazon Prime Video non è piaciuto alla critica, durri i commenti verso il comico napoletano in particolare dai giornalisti milanesi.

Una delle critiche più dure è arrivata da Grazia Sambruna  giornalista del portale Mowmag.com . Secondo la cronista Alessandro  Siani non è assolutamente più quello dei primi tempi con “Fiesta”. Il comico avrebbe perso quella spontaneità nelle battute. E soprattutto sottolinea che il confronto tra Milano e Napoli ha stancato.

Queste le parole di Grazia Sambruna: “Appicci Prime Video ed è subito il 1995. No, non stiamo parlando di una nuova serie sci-fi che promette di riportarci ai tempi di Non è la Rai, ma dello special Libertà Live di Alessandro Siani, malauguratamente approdato sulla piattaforma di Bezos a fine luglio. Complice un caldissimo e sudato weekend estivo, abbiamo pigiato play sullo show. E ce ne siamo amaramente pentiti. Registrato al Teatro Arcimboldi di Milano, lo spettacolo dura poco più di un’ora ma a livello di percepito assume tutti i contorni del sequestro di persona. Eppure Siani è un comico di primo piano nel panorama dello spettacolo nostrano, Prime Video è una piattaforma sempre più spesso sinonimo di qualità. Cos’è andato storto, allora? Forse, azzardiamo, il semplice fatto che Napoli abbia rutt ‘o c*zz”.

Ed inoltre: “Chi ha ucciso la comicità di Napoli? Sicuramente il poro Siani ha dei complici. Le pluriennali edizioni di Made in Sud hanno livellato non verso la pancia, ma proprio sullo sfintere del Paese la proposta di una certa ironia posticcia fatta di slogan in lingua e claim caciaroni che non hanno oramai più nulla a che vedere con i nostri giorni. I tempi di “Chi è Tatiana?” sono ad anni luce da noi e questo lo sa perfino Gabriele Cirilli. Anacronistica, stanca e inefficace, la capacità di far satira è, ci scommettiamo, più facile da pervenire in un bar qualunque di Aversa rispetto a ciò che la tv propone come summa della napoletanità. Ed è un peccato”.