Napoli scippato, alcuni tifosi scrivono alla nostra redazione in merito a quanto sta accanendo nel mondo arbitrale.
Le prime pagine dei maggiori quotidiano sportivi nazionali aprono proprio sugli arbitri, in particolare: Guida e Massa, dopo quanto avvenuto durante Torino-Inter. La questione arbitri è un cavallo di battaglia di napolipiu.com, siamo forse il sito con più dossier di tutto il panorama web sportivo. Portiamo avanti una battaglia per la legalità nello sport ormai da anni. Nonostante tutte le accuse di piagnisteo napoletano piovute in redazione non ci siamo mai arresi. Alcuni tifosi hanno scritto alla nostra redazione in merito alla questione arbitri evidenziando alcuni errori commessi ai danni del Napoli:
SCUDETTO AL VELENO
“Gent. Sig. Direttore, abbiamo esitato molto prima di scriverle. Quando noi senza giornali e mezzi di comunicazione scriviamo, voi giornalisti ci presentate sempre come tifosi, ma forse non è il caso Suo. Molto spesso i nostri scritti vengono cestinati perché mettono in difficoltà un giornalismo situato agli ultimi posti in Europa per LIBERTA’ di STAMPA. Emblematica l’insurrezione mediatica impiantata dopo il rigore non dato contro l’Inter (antagonista di Juventus e Milan nella corsa scudetto) una settimana dopo l’inquietante silenzio mediatico intorno all’arbitraggio di Orsato in Napoli – Milan.
“Un doppiopesismo mediatico intollerabile. Perché anche non un lungo stop per Orsato e Valeri? Non si comprende lo Scandalo a Torino di Tuttosport quando sullo stesso giornale è mancato Scandalo a Napoli per il rigore negato a Osimhen. Non si comprende Scudetto al Veleno gazzettiero dopo il mancato rigore su Belotti, quando sullo stesso gazzettino non c’è stato lo stesso Scudetto al Veleno dopo i 2 rigori, non uno, negati all’Empoli contro la Juventus”.
NAPOLI SCIPPATO
I tifosi aggiungono ulteriori dettagli: “Non si riesce a capire perché il rigore negato al Torino falsa il campionato e il rigore negato al Napoli non lo falsa. Non si riesce a capire per quale motivo Massa doveva intervenire e Valeri non lo poteva fare in Napoli – Milan. E questo nemmeno se lo chiedono i tanti napolisti copia-incolla di casa nostra.
Non è il caso di Napolipiu.com che nel panorama nazionale è un esempio di giornalismo fatto di cronache e inchieste e nel panorama locale non ha da temere confronti. Sono anni che vi leggiamo e sono anni che nel deserto mediatico partenopeo, con eroico coraggio, scrivete articoli e cronache per i tanti scudetti scippati al Napoli. Incredibile la disattenzione che il Calcio Napoli e le tv, cosiddette, napoletane mostrano nei confronti di Napolipiu.com siete l’unico che da anni chiede il commissariamento dell’AIA e le dismissioni di Orsato e Valeri.
Domenica scorsa i media nostrani si sono sprecati a più non posso in elogi al Milan dopo lo scippo di Orsato e la domenica dopo si sono uniti alla rivolta nazionale contro il rigore non fischiato contro L’Inter antagonista dello stesso Milan in campionato. Hanno preferito riportare tutte le amenità dette contro Guida e Massa. Sulla doppia valutazione di Casarin che diceva di un Orsato mondiale una settimana prima ai bambini che non sarebbe loro sfuggito il fallo su Belotti, non hanno replicato che anche i neonati avrebbero visto il calcione di Tomori a Osimhen in Napoli – Milan.
CONSIGLIO A PISTOCCHI
“Ricordiamo anche e ne riconosciamo merito che siete l’unico a scrivere che la Domenica Sportiva evita sistematicamente di far vedere i rigori non concessi contro la Juventus. E se potete dite a Pistocchi di andarsi a rivedere il tuffo di Bennacer (trascina il piede prima del contatto). Ma ormai tutti sono autorizzati a dire di tutto contro il Napoli e i napoletani, una sorta di un mal comune mezzo gaudio in una faccenda, quella dei rigori, che penalizza solo i partenopei. E se ancora potete, dite a Cesari che noi siamo ancora in attesa di sentire l’audio fra Orsato e Valeri del 28 aprile 2018; per il momento ci saremmo anche accontentati di sentire l’audio sul rigore negato a Osimhen domenica scorsa”. Hanno concluso i tifosi azzurri.
Distinti saluti. Pasquale R., Gennaro V., Bernardo C., Giuseppe F.