Calcio Napoli

Kvaratskhelia, l’ex ct: “Il secondo anno in Italia sarà quello della consacrazione”

L’ex ct di Slovacchia e Georgia, Vladimir Weiss, si è soffermato su Stanislav Lobotka, senza dimenticarsi di elogiare anche Kvaratskhelia.

Vladimir Weiss, l’ex commissario tecnico di Slovacchia e Georgia, rivela in un’intervista esclusiva a Gianluca Di Marzio le sue impressioni su Stanislav Lobotka, elogiandolo come uno dei migliori numeri 6 in Europa, e parla anche delle prospettive in vista della prossima stagione per Khvicha Kvaratskhelia, il talento georgiano del Napoli. Weiss prevede un secondo anno di consacrazione per Kvara, ma nota le sfide che dovrà affrontare nel calcio italiano.

Weiss ricorda un incontro amichevole tra Georgia e Slovacchia sei o sette anni fa, dove suo figlio Vladi giocava con gli slovacchi. Dopo la partita, Weiss ebbe l’opportunità di incontrare Milan Skriniar e Stanislav Lobotka, ai quali predisse un futuro luminoso, riconoscendo il loro talento. Ora, Lobotka si è affermato come la stella al Napoli, svolgendo un ruolo chiave nel centrocampo della squadra partenopea. Weiss lo considera uno dei migliori numeri 6 in Europa e loda la sua capacità di costruire il gioco dalla difesa.

Vi svelo un retroscena. Sei o sette anni fa quando ero il ct della Georgia giocammo un amichevole in Austria contro la Slovacchia. Mio figlio Vladi era un loro compagno in nazionale e io dopo la partita in albergo dissi a Skriniar e Lobotka che erano due giocatori di talento che potevano diventare grandi. E ci avevo visto giusto: Lobotka oggi è una star al Napoli e Skriniar lo era nell’Inter. Lobotka è stato uno dei migliori numeri 6 in Europa. È stato grande nel Napoli, un club fantastico con tifosi incredibili dove hanno fatto la storia Maradona e Hamsik“.

“Lobotka? Quando arrivò al Napoli non era un giocatore chiave per i partenopei. Con Gattuso era spesso in panchina. Poi Spalletti gli ha dato tanta fiducia e c’è stata svolta. Oggi le azioni del Napoli partono sempre dai piedi di Lobotka, la sua costruzione dal basso è fantastica.

Kvaratskhelia, lo sfortunato aneddoto e le previsioni per il secondo anno in Italia

Il talento georgiano del Napoli, Kvaratskhelia, ha catturato l’attenzione di Weiss fin dai suoi esordi in nazionale quando aveva solo 18 anni. L’ex CT credeva che se Kvara avesse mantenuto i piedi per terra, avrebbe raggiunto la fama e ora è orgoglioso di quanto riuscito a conquistare, incluso il premio di miglior calciatore della Serie A. Weiss riconosce che il secondo anno in Italia sarà una prova cruciale per il giovane talento, poiché le squadre avversarie hanno ora studiato il suo stile di gioco e sapranno come affrontarlo. Nonostante le sfide, Weiss vede un futuro promettente per Kvaratskhelia.

Kvara invece fece il suo debutto in nazionale sotto la mia guida quando aveva 18 anni e giocava nel Rubin Kazan. Anche lui sta facendo una carriera straordinaria. Quando mi era stata fatta la domanda se fosse pronto per il Napoli e la Serie A io risposi che se avesse mantenuto i piedi per terra sarebbe diventato una star. Oggi sono fiero di quello che è riuscito a fare, vincendo il premio di miglior calciatore della Serie A. Io qualche giorno fa mi sono rivisto le immagini di Napoli-Liverpool e tatticamente la squadra di Spalletti nel primo tempo è stata eccezionale, hanno surclassato gli inglesi con il loro calcio totale nel primo tempo“.

Riuscirà a mantenere il livello della prima stagione? Il secondo anno in Italia sarà quello della consacrazione per Kvara. Ma indubbiamente tutto sarà molto più difficile perché le squadre avversarie l’hanno studiato e sanno come difenderlo. L’anno scorso ha dovuto imparare a conoscere il calcio italiano, diverso da quello russo e georgiano. Nell’uno contro uno o contro due avversari è incredibile, forse deve solo migliorare dal punto di vista difensivo”.

Weiss ha poi condiviso un episodio sfortunato legato a Kvaratskhelia: prima dello spareggio contro la Macedonia del Nord, il talentuoso giocatore contrasse il Covid, e questa circostanza impedì alla Georgia di qualificarsi per Euro 2020. Weiss era convinto che con lui in campo sarebbe stato possibile raggiungere l’obiettivo, ma non andò così.

Ma a lui mi lega un episodio sfortunato. Due giorni prima dello spareggio contro la Macedonia del Nord si ammalò di Covid e così sfumò il sogno. Fu una tragedia per il calcio georgiano e per me perché ero convinto che con lui in campo ci saremmo qualificati per Euro 2020. Pandev poi ci eliminò, quella fu una giornata molto brutta della mia vita. Eravamo davvero ad un passo“.