Rassegna Stampa

Il giornale attacca il Napoli: De Laurentiis e Sarri cercano alibi e attaccano la Juve, Ferlaino era un presidente da scudetto…

Il giornale contro il Napoli De Laurentiis e Sarri cercano alibi per mascherare i propri limiti. Il quotidiano milanese attacca il Napoli, e critica le parole di presidente e allenatore sulla Juventus. La stoccata finale arriva quando scrive: “Ferlaino era un presidente da scudetto, De Laurentiis …

Il giornale contro il Napoli

MILANO. Lo aveva detto in conferenza Aurelio De Laurentiis: “ i media del nord sono contro Napoli e il Napoli“. come un orologio svizzero arriva la puntuale critica al presidente per aver leso la maestà della Juventus. Questa volta è il quotidiano di Silvio Berlusconi a diffondere il messaggio.

De Laurentiis e Sarri cercano alibi

Dino Viola era il presidente della Roma che battagliava con la Signora anche a suon di centimetri. Aurelio de Laurentiis poteva essere l’uomo del destino per riproporre il film, ma con un certo modernismo: con trovate non proprio banali. Invece sembra di
sentir parlare il suo allenatore: mister Alibi. Nell’ultima intervista, godibile perchè quando parla De Laurentiis il gusto del racconto è garantito, ha rifilato le solite menate sul potere della Juve, sul Var (che stranamente negli ultimi tempi ha avvantaggiato il Napoli, però non lo dice) e sugli arbitri, sul fatturato, sui giochi oscuri delle alleanze europee come se Juve e Bayern fossero Macron e Merkel. Una sacra alleanza per affannarsi intorno a Younes? Il Bayern potrebbe querelare. Verdi rifiuta e chi lo spiega?

De Laurentiis e Sarri attaccano la Juve

Politano non arriva e Marotta ci cova. Magari spendere al momento opportuno, non provarci nell’ultima ora di mercato, e convincere che si può arrivare a Napoli pur con Sarri in panchina non sarebbe meglio? Se non è alibi, non è Napoli: Mazzarri era un mago, Sarri un fuoriclasse. Non sarà il presidente che ha iniettato il virus o viceversa? La risposta non sposta i termini del problema: il Napoli non merita tanto affannarsi attorno agli alibi. La squadra si è già conquistata lo scudetto del buon gioco, che però non vale quanto quello che si cuce sulle maglie. Da un po’ di anni invariabilmente su quelle della Juve.

De Laurentiis è bravo a fare cinema ma non il calcio

De Laurentiis, semmai, sta lottando spalla a spalla per lo scudetto del miglior affarista, sia per il modo in cui ha risollevato i conti del club, sia per gli affari economici in sede di calcio mercato che avranno giovato a tutta la sua industria. Ecco, mettiamola così: il presidente è bravo a fare cinema, ma nel calcio c’è cinema e cinema. E se il suo allenatore, venuto dalla provincia calcistica, può cadere in qualche (ora un po’ troppi) provincialismo, al numero uno di una squadra di valore non è concesso imitarlo. D’accordo sul piacere del protagonismo, ma poi giochi alla grande come la squadra. Molti penseranno, magari con buon occhio, che questo j’accuse sia per evitare favoritismi alla Signora, costringere agli occhi aperti.

Ferlaino era un presidente da scudetto

C’è il caso che le porte in faccia ricevute dal mercato abbiano scosso l’ambiente e il presidente voglia salvaguardarsi. Vale tutto. Ma la storia dice che Ferlaino era un presidente da scudetto, De Laurentiis sarebbe ora che lo dimostri.

Fonte: Riccardo Signori – Il Giornale

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