Dopo le accuse di razzismo di Juan Jesus, l’atteggiamento contraddittorio di Acerbi rischia di peggiorare la sua posizione. Una gestione fallimentare della comunicazione.
L’atteggiamento di Francesco Acerbi dopo le accuse di razzismo da parte di Juan Jesus rischia di trasformarsi in un autentico boomerang per il difensore dell’Inter. Una gestione caotica della delicata situazione che, invece di risolverla, ha finito per alimentare i sospetti sulla sua presunta colpevolezza.
Le contraddizioni di Acerbi
Tutto è iniziato con le presunte scuse immediate di Acerbi a Juan Jesus, un’ammissione implicita di colpevolezza. Poi la smentita totale, con il brasiliano del Napoli additato come bugiardo. Un ribaltamento di fronte che ha spinto lo stesso Juan Jesus a reagire duramente sui social.
Un disastro comunicativo
Una condotta che viene ora unanimemente bollata come un gravissimo errore di gestione comunicativa. Invece di mantenere un profilo basso in attesa dei chiarimenti della giustizia sportiva, Acerbi ha rimesso in discussione tutto, contraddicendosi e peggiorando la sua posizione.
Il boomerang sull’immagine
Se le indagini dovessero confermare la versione di Juan Jesus, per Acerbi sarebbe un vero e proprio disastro d’immagine dopo le smentite. Un boomerang devastante che ne minerebbe irrimediabilmente la reputazione non solo in ambito calcistico.
Le critiche dei tifosi
Anche tra i tifosi interisti, le contraddizioni di Acerbi hanno suscitato reazioni contrastanti, con un fronte di “innocentisti” garantisti e un altro di “colpevolisti” intransigenti. C’è chi chiede già l’allontanamento del giocatore dal club, indipendentemente dall’esito dell’inchiesta.
Un caso delicatissimo
La vicenda è delicatissima, con rilevanti implicazioni morali ed etiche che trascendono il mero fatto sportivo. La gestione impeccabile della comunicazione sarebbe stata fondamentale per tutelare l’immagine di Acerbi e non alimentare ulteriori polemiche.
Un bivio per la credibilità
Ora toccherà agli organi di giustizia sportiva fare luce sulla vicenda e prendere i provvedimenti conseguenti. Ma anche per loro sarà un vero e proprio bivio, alla luce delle tante contraddizioni e dell’impossibilità di depennare totalmente le accuse dopo le ammissioni iniziali di Acerbi. Un caso che metterà a dura prova la credibilità dell’intera categoria nel contrasto a ogni forma di razzismo.