Calcio Napoli

Iervolino su Sousa: “Ci restammo malissimo quando si propose al Napoli”

Le dichiarazioni di Iervolino durante la conferenza stampa di presentazione di Filippo Inzaghi come nuovo allenatore della Salernitana.

Il presidente Danilo Iervolino, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Filippo Inzaghi come nuovo allenatore della Salernitana, ha aperto il cuore ai giornalisti. Ha sottolineato la scelta di Inzaghi, motivata dalla fiducia nella rosa attuale e nella sua esperienza vincente: “Inzaghi scelto perché crede in questa rosa e nel suo valore. Ha esperienza, voglia di fare bene, mentalità da vincente. Ha la giusta mentalità e semplicità per fare le cose giuste”.

Tuttavia, Iervolino non ha evitato di toccare argomenti delicati, come l’offerta di Paulo Sousa al Napoli. Ha rivelato che sua moglie e lui stesso sono rimasti profondamente delusi da questa situazione, ma ha anche enfatizzato la necessità di guardare avanti.

Ringrazio Sousa per il lavoro fatto e non entrerò in polemica ricordando che si era proposto al Napoli, che ha delegittimato me e la squadra. Per me la cosa più importante è il risultato in campo. Sousa non è più allenatore perché non c’erano i risultati sperati”.

E poi ancora: “Forse a giugno dovevamo fare altre scelte dopo quel periodo in cui c’è stato un avvicinamento di Sousa a un’altra squadra. Qualcosa non è andato nel verso giusto, ma abbiamo riflettuto tanto. Mai riservato rancore, ma oggi tornando indietro avrei fatto un’altra scelta. Lo ringrazio con il cuore e gli auguro il meglio. Mia moglie ci rimase malissimo quando Sousa si propose a un’altra squadra. Anche noi. So che mi viene difficile spiegare a un figlio il perché il papà riceva delle minacce. Ora conta il bene della Salernitana, guardiamo avanti. Anche Dia avrebbe gradito andare in un grande club. La sua aspettativa e le nostre esigenze hanno portato a un mal di pancia. Poi c’è stato l’infortunio, ci siamo chiariti e tutto è rientrato”.

Iervolino ha respinto le voci sulle questioni con i procuratori e ha ribadito l’impegno del club nel mercato, sottolineando che il progetto dello stadio è ancora in corso nonostante le sfide incontrate.

“Forse non sono il miglior presidente ma ci metto passione. Ho fatto questioni con i procuratori? Menzogne. Sono l’unico presidente che difende i diritti dei procuratori. Non scrivete più che la Salernitana non ha fatto mercato. Altra corbelleria, ovvero che io pensi al paracadute. Sono cose senza senso. Il progetto dello stadio va avanti, abbiamo individuato dei terreni e firmato dei preliminari. Ora bisogna capire cosa ci permetteranno di realizzare. Salerno per me resta la tifoseria più bella d’Italia, una piccola frangia di questa tifoseria però minaccia e contesta. È giunto il tempo di contestare non la società, ma quelle persone lì”.