Gabriele Gravina parla presidente della Figc parla alla vigilia di Italia-Macedonia prima partita dei play off per Qatar 2022. A Repubblica, il presidente della federazione dice: “Solo un folle lega la politica al risultato sportivo. Io voglio vincere, ditemi dove devo andare a piedi per vincere queste due partite e ci vado. Ma se pensassi che vincendo due partite risolverei i nostri problemi, ucciderei il calcio italiano. Tavecchio aveva il Coni contro, aveva una maggioranza risicata in un quadro di sistema totalmente diverso da quello attuale. Io sono stato eletto un anno fa, abbiamo vinto l’Europeo, ho una maggioranza solida e un ampio consenso. Non esiste l’istituto della sfiducia, se mi facessi da parte per andare al voto probabilmente verrei rieletto. Che presupposti ci sono per dimettersi? Nessuno“.
Gravina parla anche del futuro di Roberto Mancini e dice: “Ha perso una partita delle ultime 40, gli ho fatto firmare il rinnovo prima dell’Europeo e non era scontato che lo vincessimo, anzi. Se avessimo segnato quel rigore di Roma contro la Svizzera, per me un rigorino, non staremmo a parlare di tutto ciò”.
Non manca un attacco indiretto a De Laurentiis e Lotito: “La Serie A non è contro di me: lo sono solo due o tre soggetti. Io ricevo consensi quotidianamente. Ci sono resistenze da parte di vecchi protagonisti del calcttps://napolipiu.com/lega-serie-a-casini-ero-grande-tifoso-della-juventusio che non hanno fatto il bene del movimento e non possono oggi essere un riferimento governativo“.
Mentre sulla Juventus e la Superlega, Gravina ha detto: “Quel contratto è un’ipotesi progettuale. Se diventasse realtà, la Juventus sarebbe fuori dal campionato italiano. La Superlega è la risposta sbagliata a un’esigenza reale. Anche l’Italia deve ragionare su come migliorare la qualità del campionato e renderlo più appetibile per i mercati in espansione come quello arabo dove al momento raccoglie poco“.