Le Interviste

De Laurentiis :”Prima o poi vinceremo lo scudetto. Il sud da fastidio, chi sa cosa inventerebbero per …”

Aurelio De Laurentiis ha parlato al termine di Napoli-Sassuolo. lo scudetto, Sarri e il mercato i punti cardine delle dichiarazioni.

NAPOLI– Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è stato intercettato al centro storico da alcuni  giornalisti. Ecco le sue dichiarazioni nei virgolettati di areanapoli.it.

IL NAPOLI

“E’ un Napoli cresciuto, coraggioso e cazzuto. Oggi c’erano 53mila tifosi al San Paolo, mercoledì mi aspetto uno stadio strapieno perché ci porta tanta fortuna. Speriamo di regalare ai nostri tifosi una serietà di gioco, ma in divertimento.

SARRI

Sarri è un uomo serissimo che fa divertire i propri allievi. Sarri vuole tutto, prendere o lasciare. Lui ha già tutto quello che può desiderare un allenatore, ha tanti giocatori in rosa da poter cambiare. Con Milik siamo stati sfortunati, ma abbiamo scoperto Mertens.

LO SCUDETTO

Lo Scudetto? Siete banali, esiste anche la soddisfazione di quello che gli altri ti possono invidiare. Giochiamo il più bel calcio d’Europa penso che questo sia un vanto per città, giornalisti e tifosi. Non banalizziamo sempre tutto, per lo Scudetto basta uno scivolone e tutto può cambiare.

Sarri ha il doppio dei professionisti in staff che aveva Benitez, anche lo staff medico è con noi da tanto tempo. Questo è un segno di grande professionalità. All’inizio ci criticavano tutti, l’italiano è un lamentoso in generale.

Lo Scudetto lo vinceremo prima o poi, ma vogliamo vincerlo con un organizzazione importante.

SUD E NORD

Il Sud ha sempre dato fastidio al Nord. Chissà cosa potrebbero inventarsi per falcidiare il nostro cammino? Certi risultati si ottengono col tempo, con la continuità, con il lavoro serio.

GIUNTOLI

Con Giuntoli ci siamo sbagliati pochissimo, ma è capitato anche di aver fatto acquisti che poi non si sono rivelati utili. A gennaio dobbiamo trovare cambi utilizzabili, non giocatori che stanno in panchina e giocare 10 o 15 minuti.

CHIESA

Chiesa? Non me lo vendono. Il presidente della Fiorentina non può farsi ammazzare dalla tifoseria vendendo un gioiello come lui. E poi non è detto che da noi faccia bene. Prendiamo Maggio: se avessi ascoltato tutte le sirene del mondo, avrei già dovuto venderlo, invece oggi ha fatto una grandissima partita. Maggio era uno abituato a giocare con il 3-5-2, faceva 8-9 gol, ma è un giocatore integro fisicamente ed intelligente, si capisce al volo con Callejon. Lo stesso Giaccherini: ha la testa, sa esattamente come amministrarsi quei 10-15 minuti spesso essenziali in una partita. Può capitare di tutto, basta un errore per ridare coraggio agli avversari nel finale di una partita, quindi servono giocatori attenti”.

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