Caos Napoli, dopo la partita con il Salisburgo a parlare è stato l’extra campo con uno scontro frontale società-calciatori.
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Secondo quanto rivela Repubblica sono volate anche parole grosse negli spogliatoi che hanno generato ancora più caos al Napoli. Alla base di tutto c’è la voglia da parte dei giocatori di fare ritorno alle proprie abitazioni, negate invece dai vertici della SSC Napoli.
Scontro totale
“Noi torniamo a casa nostra, dillo pure a tuo padre…” viene scritto su Repubblica riportando un virgolettato che sarebbe stato pronunciato negli spogliatoi dopo un battibecco tra Edoardo De Laurentiis e la squadra. Un retroscena che alimenta ancora più caos al Napoli. Lo scontro società-calciatori a questo punto è evidente, l’ammutinamento che c’è stato ieri mette in evidenza il dissenso da parte di tanti giocatori di accettare il ritiro imposto dalla società. In questo contesto Carlo Ancelotti ha deciso comunque di fare ritorno a Castel Volturno dopo la rivolta nello spogliatoio, ma prima ha cercato di mediare senza riuscirsi. Secondo quanto fa sapere Repubblica il tecnico ha dato appuntamento alla squadra alla ripresa degli allenamenti al centro sportivo.
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Gesto inaspettato
Nessuno si attendeva quanto accaduto negli spogliatoi dopo la sfida con il Salisburgo. Il caos al Napoli generato dal ritiro di una settimana e dall’ammutinamento dei calciatori, potrebbe avere effetti devastanti sul futuro della stagione partenopea. Eppure alcuni obiettivi sono ancora a portata di mano come la qualificazione agli ottavi di Champions League e quella alla prossima edizione della competizione europea. Inoltre con un filotto di vittorie si potrebbe, forse, anche tentare di rientrare nel discorso scudetto. In queste condizioni sarà veramente complicato riuscire a trovare unità di intenti e lottare tutti per lo stesso obiettivo. La speranza di molti tifosi è che la società riesca a chiarire la situazione e spieghi ufficialmente quanto accaduto negli spogliatoi del San Paolo.