Le Interviste

Volpecina: “Non sono d’accordo con ADL. Avevamo una squadra, uno staff e un’organizzazione societaria quasi perfetta”

Giuseppe Volpecina analizza la crisi del Napoli: un’occhiata critica alla situazione attuale e alle sfide della squadra. Speranze di ripresa.

Nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” su Radio CRC, l’ex giocatore del Napoli, Giuseppe Volpecina, ha condiviso le sue opinioni sulla situazione attuale della squadra partenopea. Secondo Volpecina, nonostante il buon secondo tempo contro la Salernitana, il Napoli sta pagando lo sforzo dell’anno precedente.

“Il Napoli? Ho visto un buon secondo tempo contro la Salernitana, poi il risultato ha messo parecchie pezze perché non vincendo contro la Salernitana, la crisi sarebbe stata ancora più profonda. Speriamo nel futuro e che si riprendano perché secondo me stanno pagando ancora lo sforzo dell’anno scorso.

Volpecina ha poi toccato il delicato argomento della gestione e delle decisioni prese dalla dirigenza del club. Ha sottolineato che il quarto posto non è lontano e che, nonostante la concorrenza, la squadra può ancora ambire a posizioni di rilievo.

“Devono dare una mano tutti, perché quando le cose vanno bene i meriti sono di tutti e quando vanno male le responsabilità sono di tutti. Rifondare e azzerare? Ci voleva un conducente che riuscisse a lavorare bene, non farti sentire appagato e stimolarti ancora di più.”

Il discorso di Volpecina si è poi incentrato sulla gestione della squadra, evidenziando che cambiare radicalmente non è sempre la soluzione migliore. Ha citato l’esempio della Juventus, vincitrice di 9 scudetti di fila, e ha sottolineato che il Napoli aveva una struttura quasi perfetta che richiedeva solo stimoli mentali per i giocatori.

“La Juventus ha vinto 9 scudetti di seguito per esempio. Noi abbiamo vinto 1 anno dopo tanti anni e cambiamo tutto. Non sono d’accordo col presidente, non devi per forza azzerare e cambiare tutto, avevamo una squadra, uno staff e un’organizzazione societaria quasi perfetta.”

Volpecina ha insistito sull’importanza di lavorare sulla mentalità dei calciatori, incoraggiando la continuità e il reinvestimento dei soldi provenienti dalle cessioni di eventuali giocatori insoddisfatti.

“Se un giocatore non è contento è bene che vada, con i soldi che vengono reinvestiti. Lo stesso problema l’abbiamo avuto l’anno prima dello scudetto, dove potevamo vincere. Queste situazioni ti creano fastidio, distrazione.”

L’ex giocatore ha concluso sottolineando che l’anno scorso il Napoli non aveva questi problemi fino a maggio, ma quest’anno la situazione è diversa con una serie di inconvenienti, inclusi infortuni e problemi di condizione fisica.

“L’anno scorso non avevamo questi problemi fino a maggio. Quest’anno sono nati i problemi e quando nascono è difficile vincere. Sono tanti i problemi, non è stato solo un problema di preparazione o di allenatore. Cominci a giocare male, ti innervosisci e giochi con meno sicurezza. Poi abbiamo avuto tanti infortuni. Tante piccole cose fanno un grande problema. La squadra del Napoli rimane forte potenzialmente. Per Mazzarri è difficile sotto l’aspetto della condizione fisica si gioca sempre. Però la preparazione migliore è la partita e se fai 20 partite, la condizione la devi avere. L’anno scorso c’era una condizione fisica eccellente. La condizione fisica è un’altra caratteristica fondamentale”.

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