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Il pagellone del Napoli: i voti a società, calciatori e allenatore: dal 10 di Procino, al 5 di Caruso

Il Napoli chiude la stagione al terzo posto in classifica dopo aver sognato a lungo tempo lo scudetto. Le otto vittorie iniziali e la parziale rimonta hanno fatto sognare a lungo i tifosi del Napoli. Poi le troppe partite perse in casa, con Empoli e Spezia soprattutto, hanno inciso sulla classifica finale. Anche il trittico Fiorentina, Roma ed Empoli ha finito per distruggere tutto quello che si era creato, proprio nel momento in cui praticamente tutti vedevano il Napoli come una seria candidata alla vittoria dello scudetto finale. Il piazzamento Champions League, arrivato dopo due anni di assenza dalla grande manifestazione europea, è comunque un traguardo importante, ma l’amaro in bocca resta.

Napoli: i voti della stagione 2021/22

Abbiamo chiesto ad alcuni tra operatori del settore dell’informazione, manger tifosi e addetti ai lavori di dare i voti alle tre categorie: Società, Squadra e Spalletti, perché come i meriti sono di tutti, anche gli errori vanno equamente suddivisi.

  • Caruso – Kappa Napoli
    Società 5Capace di far quadrare sempre i conti soprattutto per le sue casse ma incapace da troppo tempo di fare il salto di qualità, in alcuni settori imbarazzante.Squadra 5

    Una squadra che ha perso tutte quelle partire al Maradona è complice del vilipendio alla nostra casa, il voto è anche generoso.

    Spalletti 5

    Parte benissimo e al di sopra delle aspettative ma chiude un campionato mai stato così alla nostra portata in maniera indegna sbagliando partite e cambi in momenti fondamentali.
    Attenzione, sarebbero tutti 4, il voto in più è solo perché da questo Napoli ad inizio campionato non si sarebbe scommesso neanche sulla qualificazione alla Champions League.

  • Adriano Pastore – Giornalista
    Società 6Ha centranto l’obiettivo prefissato ad inizio stagione, lo ha fatto dopo due anni complicati. Non a caso alle griglie di partenza, il piazzamento Champions del Napoli era insperato.Squadra 7

    Ha tenuto botta alla quantità incredibile di infortuni in questa stagione, alla Coppa d’Africa. Ha perso per tanto tempo Koulibaly. La struttura portante, Koulibaly, Anguissa, Osimhen è mancata per tanto tempo. Nonostante ciò il Napoli rimane la difesa meno battuta. Purtroppo quando serviva la zampata finale per il campionato, si è fatto sentire il peso delle difficoltà, a cui si è aggiunto il problema dell’assenza di Di Lorenzo sostituito da un esordiente.

    Spalletti 7

    Al primo anno a Napoli ha centrato la qualificazione alla Champions league, non era affatto scontato. Al netto di tutte le difficoltà, ha gestito bene la squadra, forse anche in maniera inaspettata, non so quanti ci sarebbero riusciti. Ha recuperato alcuni giocatori come Lobotka. Chiaramente ha fatto degli errori, come tutti, come li ha commessi anche la squadra. Purtroppo sono arrivati nei momenti delicati della stagione, quando non si poteva sbagliare più nulla. L’annata resta positiva, su queste basi si può ripartire per fare un grande campionato e provare a sognare nella prossima stagione.

Le sconfitte in casa hanno pesato molto sul sogno scudetto del Napoli.
  • Donato Martucci – Corriere del Mezzogiorno
    Società 5Ancora una volta si è incartata sul più bello, tardivo l’Intervento del presidente che ha cercato di ricompattare un gruppo quando ormai nessuno più credeva allo scudetto.Giocatori 4,5

    La loro colpa è quella di aver mollato troppo presto e contro squadre ampiamente alla portata. Restano una ferita aperta le due sconfitte con l’Empoli e Fiorentina, nonché il pareggio al 91′ con la Roma. Una grande mancanza di carattere e personalità.

    Spalletti 5,5 Ha centrato l’obiettivo Champions dichiarato dalla società a inizio stagione, per il resto tanta confusione nei cambi ed errori gravi contro Fiorentina ed Empoli. Le ultime dichiarazioni, poi, hanno lasciato qualche dubbio.

  • Espedito Procino – imprenditore
    Società 5immagine dilettantesca.Squadra 6

     

    campionato alla portata, limiti caratteriali ma anche tanti infortuni.

    Allenatore 6

    perché tanti infortuni, in alcuni momenti sostituzioni.

  • Rosario Procino – Manager ristorante ‘Ribalta’ New York
    Società, squadra e allenatore 10La Società ha raggiunto quello che voleva col minimo sforzo. E in quanto stipendiati di quella stessa società do 10 anche a squadra e allenatore per aver svolto il compito assegnatogli dal datore di lavoro (champions league) e aver tirato il freno quando si stavano azzardando a vincere qualcosa (Empoli Roma e Fiorentina).
Centrato l’obiettivo della qualificazione Champions League.
  • Luca Cirillo – Areanapoli
    Società 6Gli stessi pregi e gli stessi difetti di sempre: una “noia” che si ripete anno dopo anno tra alti e bassi. Un film già visto. Che è pure carino, ma poi ti stanca. Il business model di De Laurentiis ha svuotato di contenuto i sogni dei tifosi sul piano squisitamente sportivo. Il presidente non ha del tutto torto, come non hanno torto i tifosi: sono i modi e la comunicazione che offendono. L’organizzazione approssimativa della festa di addio di Insigne, dimenticando Ghoulam (anche lui al passo d’addio), e l’acquisto inutile di Tuanzebe creano disagio. Di contro al club va riconosciuta la capacità di confermare quasi tutta la rosa resistendo alle offerte per i migliori calciatori, aggiungendo i colpi Anguissa e Juan Jesus a costi quasi nulli.Squadra 6

    Gli stessi pregi e gli stessi difetti da tanti anni ad oggi: un collettivo capace di esaltarsi, di deprimersi, di perdersi, di ritrovarsi e di smarrirsi nuovamente nei momenti decisivi. Perdere lo scudetto in casa con un percorso esterno da favola è materiale per i nuovi manuali di psicologia sportiva. La sfortuna comunque non è mancata. Discorso lunghissimo.

    Allenatore 6

    Un inizio strepitoso cavalcando il motto “sarò con te e tu non devi mollare”. Poi anche lui molla sul più bello dopo aver provato a battere anche la malasorte tra covid, infortuni e Coppa D’Africa. Centra comunque l’obiettivo Champions, che non era scontato. Letture, cambi e tenuta atletica da rivedere da marzo in poi.Dimentica Mertens e Demme, insiste su uno spaesato Zielinski. Illude e poi abbandona Elmas e Politano. Ha vinto la scommessa Juan Jesus, ha rigenerato Lobotka e Rrahmani, ma resta il mistero del poco utilizzo di Ghoulam e della mancata risoluzione del dualismo tra i pali.

  • Giuseppe Perrotta – Responsabile redazione Casertanews
    Società 6Lo scudetto dei bilanci Adl lo porta a casa ogni anno, ma i tifosi sperano altro. Sognano, soprattutto. Mai come quest’anno è apparso chiaro un elemento: la società non ha la struttura per vincere. Servono dirigenti all’altezza, oltre che calciatori “forti di testa e di muscoli” (per citare Spalletti. Se resta Adl, il Napoli dovrà accontentarsi dei piazzamenti Champions. Di più non si puòSquadra 6,5

    Ha fatto divertire ed a tratti sognare. Ha raggiunto l’obiettivo fissato ad inizio stagione; ha fallito quello che sembrava essere a portata di mano. In tanti hanno giocato sapendo che lo “sfratto da Napoli” era dietro la porta. Se spiegassero anche cosa è accaduto ad Empoli, forse il voto potrebbe anche alzarsi di mezzo punto.

    Spalletti 6

    Ha fatto il suo e gli va riconosciuto. E’ mancato nelle “cuciture”, come racconta un vecchio adagio. Spalletti ha il grande merito di non aver mai accampato scuse per le assenze e di aver fatto giocare tutti i calciatori (ma proprio tuti). Ha sbagliato, come del resto capita a tutti. Solo che stavolta lo ha fatto nei momenti in cui i tifosi speravano di sognare. Se avesse perso più partite quando mezza squadra era fuori (tra dicembre e gennaio), oggi nessuno lo avrebbe contestato. Ma il trittico Fiorentina, Roma, Empoli ha segnato il rapporto coi tifosi. Il momento è importante ed il Napoli, purtroppo, nei momenti clou viene sempre meno.

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