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Padovan: “Carriera finita per Pogba. Da Calciopoli alle plusvalenze, Juventus dannata”

Il giornalista Giancarlo Padovan ha analizzato la situazione sulla Juventus dopo la notizia della positività di Pogba al test antidoping.

Dalla redazione di Calciomercato.com, il giornalista Giancarlo Padovan ha affrontato il caso di Paulo Pogba, il quale è risultato positivo ai test antidoping. La Juventus, inizialmente, ha dichiarato di “riservarsi di valutare i prossimi passaggi procedurali”, ma sembra che ci siano pochi dubbi sulla colpevolezza del calciatore. Le analisi hanno confermato la presenza di testosterone nelle urine di Pogba, e la prossima fase vedrà l’applicazione di una squalifica che potrebbe variare da due a quattro anni, a seconda delle circostanze.

Si dovrà stabilire se il farmaco è stato prescritto da un medico del club o se è stata un’iniziativa personale del calciatore. Ciò che è certo, però, è che il futuro di Pogba nel calcio è ormai compromesso, e la sua carriera sembra essere giunta al termine.

Pogba positivo ai test antidoping, Padovan: “Carriera ufficialmente finita”

Il giornalista Giancarlo Padovan ha così sentenziato sulla carriera di Paul Pogba dopo la sua positività ai test antidoping:

“L’unica certezza che si ottiene, nelle ore immediatamente successive all’esplosione del caso-Pogba, è che la Juventus non lo difende, ma “si riserva di valutare i prossimi passaggi procedurali”. Come se la questione avesse bisogno di tempo per essere approfondita, mentre, invece, come in quasi tutte le situazioni di doping, è molto chiara: le analisi hanno certificato la presenza di testosterone nelle urine del calciatore, le controanalisi confermeranno il primo esito e per Pogba scatterà una squalifica che varia dai due anni (se non sapeva) ai quattro (se sapeva). Naturalmente c’è da stabilire se il farmaco assunto sia stato prescritto da un medico del club o, se, invece, si sia trattato di un’iniziativa personale.

Padovan ha aggiunto: “Il futuro di Pogba non è più in discussione (la sua carriera, già precaria, è terminata ieri), casomai diventa prioritario il nodo dell’ingaggio (e del suo risparmio). Per questo, a mio giudizio, il comunicato della Juve è tanto tiepido quanto pilatescoPogba squalificato per doping non sarebbe più un calciatore anche per la legge, come non lo è più per il campo da oltre due anni.  Tuttavia, in questa faccenda, i soldi contano tanto. Perché il calciatore ha un ingaggio di 8 milioni netti più due di bonus (totale 10, a bilancio 20) fino al 2026 e risparmiarli, in modo o nell’altro, non è solo indice di cinismo, ma di sopravvivenza. La rescissione, in caso di colpevolezza (e le responsabilità, in questi casi, sono personali), sarebbe inevitabile, anche se si volesse concedere a Pogba tutte le attenuanti del caso. Una cosa è certa: da Calciopoli alle plusvalenze, dall’affare stipendi al ciclone Pogba, la Juve è una società destinata ad una dannazione perpetua”.

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