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Nathaly Caldonazzo ricorda gli ultimi giorni di vita di Massimo Troisi: “Voleva girare quel film a tutti i costi” – VIDEO

Nathaly Caldonazzo ha raccontato gli ultimi due anni trascorsi accanto all’attore e regista Massimo Troisi, scomparso prematuramente nel 1994.

Nathaly Caldonazzo, compagna dell’indimenticabile attore e regista Massimo Troisi, ha condiviso ricordi personali e momenti unici con il grande attore napoletano scompèarso prematuramente nel 1994. I due viaggiarono molto insieme prima che le condizioni di salute di Troisi, affetto da problemi cardiaci, peggiorassero.

L’Ultimo Viaggio: La Vita con Massimo Troisi secondo Nathaly Caldonazzo

“Siamo stati gli ultimi due anni della sua vita insieme. Il primo viaggiando, lui non aveva mai viag-giato molto. Poi durante l’ultimo viaggio in Costa Rica lui dimenticò per un po’ le sue medicine e questo ci costrinse a partire subito per gli Stati Uniti”.

Amore e Preoccupazione: Il Ticchettio del Destino

Nathaly Caldonazzo continua il racconto: “Quando gli stavi vicino sentivi questo ticchettio metallico e lui mi spiegò che fosse il suo cuore. Si era fermato durante una partita di calcio a San Giorgio a Cremano e tutto il paese aveva pagato per lui il viaggio per l’operazione a Houston.

Mi disse che dovevamo andare a Los Angeles per parlare con il regista del Postino e poi a fare un controllo a Houston. Nelle prime due settimane pareva essersi ripreso, mentre dopo il controllo il medico fece emergere una realtà durissima, dicendogli che aveva il cuore di un sessantenne e doveva operarsi subito, o lì o in Italia”.

Massimo Troisi, Coraggio Infranto: Il Film e la Fine

La compagna di Massimo Troisi aggiunge: “Scelse di fare l’interventoin america, l’operazione non andò bene e rimanemmo per un mese in ospedale. L’intervento non era andato bene, i medici mi dicevano avesse bisogno di un trapianto, ma io provavo a rassicurarlo, dicendogli che saremmo tornati presto, ma non riuscivamo mai a prendere questo aereo.

Ce l’abbiamo fatta dopo un mese e mezzo, con le bombole di ossigeno e lui ha voluto ostinatamente fare questo film con il suo cuore. Un film che, in un certo senso, lo ha ucciso”.

Un Addio Silenzioso: Compleanno e Depressione

“L’ultimo ricordo che mi porto dentro è il festeggiamento del mio compleanno il 24 maggio, pochi giorni prima che morisse. Era caduto in una depressione molto forte dalla quale era difficile tirarlo fuori. Il depresso è come un prigioniero con la porta aperta, mi disse lui.

Massimo manca come essere umano, come persona che ha sempre preso di mira se stesso, prendendo in giro le sue debolezze. Era di un’umiltà incredibile e allo stesso tempo grandioso. Non credo manchi solo a me, ma manchi un essere umano così nel mondo”. Ha concluso Nathaly Caldonazzo.

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