Le Interviste

Napoli-Liverpool, De Nicola: “Gioco due risultati. Insigne farà l’allenatore. Vi dico una cosa su De Laurentiis”

Alfonso De Nicola ex medico sociale del Calcio Napoli, ha parlato della sfida Champions contro il Liverpool di Klopp.

Debutto europeo stagionale per il Napoli che ospita il Liverpool, una sfida importante per il gruppo di Spalletti che segna anche il debutto dei partenopei in questa edizione della Champions.

Alfonso De Nicola, uno che di sfide se ne intende, ha parlato di Napoli-Liverpool ai microfoni di areanapoli.it.

De Nicola su Napoli-Liverpool

“Sono match entusiasmanti. Pensando al Liverpool mi viene in mente una amichevole disputata nel 2018. Uscimmo sconfitti con il punteggio do 5-0, ma ricordo l’emozione che provai io e i calciatori in quella occasione.

Sarà una partita complicata. Il Liverpool non ha iniziato benissimo in campionato, ma resta una squadra fortissima. Hanno dei calciatori importanti e un grandissimo allenatore, molto stimato anche da Aurelio De Laurentiis. Prevedo una gara molto complicata.

“Io sono tifoso di tutte le squadre italiane quando giocano in Europa, del Napoli ancora di più. Mi consenta allora di indicarle due risultati.Finirà 1-1 oppure 2-1 per il Napoli naturalmente. Neanche il pareggio sarebbe disprezzabile perché i Reds, sulla carta, sono i più forti del girone”.

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Il Napoli, De Laurentiis e gli addii

De Nicola ha poi parlato degli addii dei big e del nuovo ciclo aperto dal patron azzurro:

“Non avevo dubbi. Aurelio De Laurentiis sa circondarsi sempre di collaboratori all’altezza della situazione. Vale anche per i calciatori. Lui così come Giuntoli e tutto lo staff del Napoli sono stati bravissimi nell’individuare giocatori molto bravi.

Oltre al capitano Lorenzo Inisgne ero legatissimo anche a Ghoulam, Koulibaly, Mertens, calciatori che hanno condiviso con me tanti bei momenti.

Hanno fatto tutti una grande carriera e ne sono contento. Sono grandi professionisti e belle persone. Sono convinto che resteranno nel mondo del calcio anche quando appenderanno gli scarpini al chiodo. Hanno avuto la possibilità di lavorare con Sarri, Benitez, Ancelotti e Spalletti, grandi allenatori.

Prevedo per loro un futuro come mister o, perché no, come dirigenti. Hanno personalità da vendere”.

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