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Immobili: la difesa del Napoli non esiste, l’Atalanta va in finale

Il Napoli perde 3-1 con l’Atalanta e vola fin finale di Coppa Italia contro la Juventus, gli azzurri di Gattuso incassano un’altra sconfitta.

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Due gol di Pessina e quello di Zapata in apertura condannano il Napoli ad un’altra sconfitta, l’ennesima della gestione di Gennaro Gattuso. Il Napoli che comincia con il 4-3-3 butta via un tempo di gioco, dato che nella prima frazione non combina praticamente nulla. Osimhen, di nuovo titolare dopo 90 giorni, non tocca quasi palla. In difesa, invece, gli uomini in azzurro sembrano praticamente immobili. Basta guardare il primo gol di Zapata che ha tutto il tempo di controllare palle, prendere la mira e scagliare un tiro fortissimo senza essere mai disturbato da Maksimovic. Il difensore serbo, chiamato a sostituire Koulibaly fermato dal Covid, è inguardabile. Ma la difesa azzurra è praticamente ferma anche sul raddoppio di Pessina al 16′ minuto.

Atalanta in finale di Coppa Italia

Nella ripresa Gattuso cambia modulo e passa al 4-2-3-1. Si prova a cercare di più Osimhen come riferimento avanzato scavalcando il centrocampo, dato che gli azzurri non riescono a costruire gioco. Il Napoli sembra reagire e trova il gol con Lozano al 53′. Gli azzurri danno segnali di risveglio, potrebbero pareggiare con Osimhen, ben servito da Demme scattato in profondità, ma il nigeriano solo davanti a Gollini colpisce il portiere. Cosa che non fa Pessina al minuto 78. La difesa del Napoli è ancora immobile, fa controllare palla a Zapata che scarica su Pessina, il trequartista entra indisturbato in area di rigore e salta Ospina in uscita. Gli azzurri tentato una reazione ma l’ingresso di Petagna e Lobotka non cambia le carte in tavola. In finale di Coppa Italia ci va l’Atalanta, per Gattuso ed i suoi è notte fonda.

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