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Courmayeur, famiglia napoletana cacciata da un bar: “i napoletani non li vogliamo”

Courmayeur, famiglia napoletana cacciata da un bar, volevano guardare Milan-Napoli: «i napoletani non piacciono e le partite del Napoli non le facciamo vedere».

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FAMIGLIA CACCIATA DA UN BAR A CORMAYER

Un famiglia napoletana cacciata da un bar di Courmayeur perchè aveva chiesto di poter vedere Milan-Napoli. L’episodio vergognoso è accaduto sabato sera all’interno del bar Caffè delle Guide, come riporta il mattino.it.

Una famiglia napoletana in vacanza a Courmayeur, nota località sciistica aveva pensato bene di recarsi al Bar per assistere a Milan-Napoli.

Quella che doveva essere una tranquilla serata in famiglia, però, si è trasformata in uno spiacevole episodio di discriminazione per il tifoso partenopeo.

A NOI I NAPOLETANI NON PIACCIONO

Alla richiesta della famiglia napoletana di assistere al match, una persona del locale avrebbe risposto in tono offensivo «a noi i napoletani non piacciono e le partite del Napoli non le facciamo vedere».

Il tutto a voce alta suscitando tristemente, come spiega il capofamiglia, anche delle risate di compiacimento da parte di alcune persone che erano sedute in sua compagnia.

«Ho accompagnato i miei due bimbi, di 11 e 8 anni scioccati per quanto avevano sentito, fuori dal bar e sono rientrato per chiedere spiegazioni – spiega il napoletano – La stessa persona, infastidita dal fatto che mi fossi permesso di rientrare, alla mia richiesta di spiegazioni ha ribadito, con modi arroganti, il concetto che i napoletani a lui non piacciono, perché sono tutti ladri.

Quando gli ho fatto notare che anche io sono di origini napoletane, ha continuato rincarando la dose, aggiungendo che siamo tutti ladri perché spesso quando ci sono dei napoletani nel locale fanno sempre casino e spesso rubano anche dei dei soldi dalla cassa.

E comunque il locale è il suo e lui nel suo locale i napoletani non li vuole».

COURMAYER RAZZISTA

Ovviamente seccato per l’accaduto, A. M. però non ha voluto lasciar passare la cosa sotto silenzio ed ha quindi chiamato i Carabinieri «che hanno ascoltato separatamente me e l’altra persona, dicendomi che al momento non potevano fare niente perché un locale può decidere se far vedere o meno una partita»,

spiega ancora A. M. che ha poi scritto sia al Comune di Courmayuer che alle Guide Alpine per denunciare l’accaduto in attesa di valutare se proseguire o meno per le vie legali.

EPISODIO VERGOGNOSO

«Stiamo parlando di un episodio di inaccettabile discriminazione avvenuto in pieno centro di una delle località turistiche più rinomate d’Italia e d’Europa – conclude A. M. – di cui sono assiduo frequentatore da circa dieci anni e mai mi sarei aspettato che sarebbe potuto accadere quanto è purtroppo successo.

Aggiungo, inoltre, che il Bar Caffè delle Guide di Courmayeur è un locale dal passato glorioso, il cui nome da solo evoca una categoria, le Guide Alpine, che da sempre si sono distinte per la loro passione nell’aiutare chiunque fosse in difficoltà, in un ambiente che spesso mostra il suo volto più crudo, pagando non di rado un caro prezzo per la loro attività.

E spero allora che quanto riportato possa essere motivo di discussione».

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