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REPUBBLICA. Ancelotti arrabbiato. Intorno al Napoli tira un’aria poco salubre

Ancelotti tuona nello spogliatoio. Il tecnico di Reggiolo non concede più alibi la Napoli. La crisi del goal deve finire a cominciare da Mertens.

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NAPOLI. Ancelotti arrabbiato con la squadra dopo l’ennesimo pareggio e le polveri bagnate degli attaccanti del Napoli.  Anche la pazienza del leader calmo ha un limite, che questa volta è stato superato. Il bonus concesso al Napoli da Ancelotti si era infatti esaurito nella trasferta di Firenze. L’allenatore azzurro aveva sopportato con apparente serenità il pareggio senza gol della sua squadra.

LA RABBIA DI ANCELOTTI

Ma la beffarda replica di domenica sera al San Paolo contro il Torino ha fatto arrabbiare Re Carlo, scrive Repubblica, che si è sbracciato invano dalla panchina durante i 90’ (in maniera per lui abbastanza insuale) e si è fatto poi sentire anche nello spogliatoio: senza concedere alibi ai suoi giocatori.

Ha tirato le somme il tecnico di Reggiolo, infastidito soprattutto dalla mancanza di cattiveria dimostrata dai suoi attaccanti davanti alla porta avversaria. Il black-out realizzativo del Napoli , con tre gare concluse senza segnare gol nelle ultime quattro di campionato (contro Milan, Fiorentina e Torino), ha tra l’altro vanificato in parte lo straordinario lavoro fatto da tutta la squadra nella fase difensiva.

L’ultima rete subita in serie A dagli azzurri risale infatti al debutto nel 2019 contro la Lazio, a metà gennaio: 385’ filati d’imbattibilità.

RECORD EFFIMERO

Ma è un record effimero e fine a sè stesso, quello messo insieme anche grazie alle parate di Meret e Ospina, che si sono brillantemente alternati tra i pali e continueranno a farlo in futuro. In cima ai pensieri di Ancelotti continua a esserci ovviamente il presente, che non può e soprattutto non deve passare in secondo piano: a dispetto del ritardo in classifica diventato ormai incolmabile (-13) dalla Juventus.

L’allenatore azzurro, ha ben presenti i pericoli che comporterebbe in questo momento un calo di tensione. Anche il San Paolo sempre più vuoto rischia di diventare un alibi per la squadra, costretta a giocare in un’atmosfera sempre più deprimente: a causa del malumore di una parte della tifoseria.

TROPPE CRITICHE INTORNO AL NAPOLI

Intorno al Napoli tira un’aria poco salubre ed eccessivamente critica, rispetto alla qualità del gioco messa in mostra anche domenica sera dalla squadra, al di là del risultato. Ma Ancelotti non ha cercato scusanti. «I punti che abbiamo perso contro la Fiorentina e il Torino sono solo colpa nostra».

Deconcentrazione e mancanza di cattiveria sono infatti le uniche spiegazioni plausibili per il black-out in attacco, a cui gli azzurri dovranno subito mettere fine. Pesa il periodo no di Mertens, in tribuna a Zurigo e in panchina con il Torino. Il purgatorio del belga sta per finire, però. Sarà lui il primo antidoto al gol perduto.

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