Il giornalista di fede bianconera, Marcello Chirico, si è soffermato sulle Plusvalenze con chiaro riferimento alla Juventus.
Il giornalista di fede bianconera, Marcello Chirico, è tornato a ‘maneggiare’ con cura la parola Plusvalenze dopo la vicenda extra campo che ha coinvolto la Juventus di Massimiliano Allegri. Il club bianconero ne è uscito con una penalizzazione di dieci punti che gli ha impedito di partecipare alla prossima Champions, creando problemi anche sul mercato e costringendo i bianconeri ad un’operazione sanguinosa di taglio dei costi.
Secondo quanto sostenuto da Chirico, quella che ci aspetta sarà un’estate piena e ricca di cifre gonfiate, che però ‘diventeranno un reato solo se ti chiami Juventus’. Di seguito un estratto delle parole di Chirico nel suo consueto editoriale:
“Plusvalenza. Una parola d’ora in poi da maneggiare con cura alla Juventus , dopo tutto il terremoto capitato nei mesi scorsi e – soprattutto – le conseguenze patite per un uso eccessivo di questo artifizio contabile. La plusvalenza in bilancio la utilizzano tutti i club dai tempi di Noè, appena però la magistratura sportiva si è accorta che ne faceva ampio uso pure la Juve è intervenuta in maniera pesante, come mai aveva fatto prima. Pur in assenza di una norma federale che stabilisca, in modo preciso, quante plusvalenze una società possa inserire all’interno della propria contabilità annuale.
Sono finiti i tempi in cui i dirigenti venivano addirittura lodati sui giornali per la capacità di riuscire a produrre più plusvalenze degli altri e , grazie a queste, mettere a posto i bilanci. Adesso, se ne fai troppe, rischi il linciaggio e la gogna pubblica. Attenzione: sempre e solo se ti chiami Juventus. Perché tutti i club continueranno ad usare le plusvalenze ed a ricevere i complimenti, se saranno stati bravi a ipervalutare i propri giocatori incassando belle sommette. Le chiamano “plusvalenze sane”, anche se è oggettivamente impossibile stabilire il prezzo giusto per un calciatore.
Chirico ha poi concluso: “Per esempio, quanto potrebbe chiedere l’Inter per il 26enne Onana? Soprattutto sapendo che , avendolo preso a parametro zero, tutto quello che incasserà dalla sua possibile (non certa) cessione rappresenterà appunto una cospicua plusvalenza per il club. Cinquanta, 70, 100 milioni? E che dire della A.S. Roma, obbligata a mettere a posto i conti entro la fine di giugno e che , inevitabilmente, dovrà ricorrere all’uso delle plusvalenze. Chi venderà, e a quali cifre? Componenti della rosa della prima squadra, o farà la cresta su giovani della Primavera? Gonfiare i cartellini dei giovani calciatori è prassi diffusa, con la complicità e l’accondiscendenza delle società che li acquistano, in cambio poi di altri favori. Le cosiddette partnership, diventate reato solo se le crea la Juventus”.