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Napoli: “Acquisto Osimhen, plusvalenze fittizie per 19,3 milioni di euro”. Cosa rischia la società

Domani è prevista l'udienza preliminare davanti al tribunale Federale

La questione plusvalenze in Italia tocca anche il Napoli con l’operazione Osimhen acquistato dal Lille con contropartite tecniche. La società maggiormente investita dalla questione è la Juventus, ma il Napoli deve risolvere la questione Osimhen. Calcio e Finanza svela in anteprima i documenti che hanno portato all’accusa del club di Aurelio De Laurentiis per plusvalenze non regolari.
Dal raffronto tra i corrispettivi riconosciuti nelle operazioni – si legge nell’atto della Procura -, corrispettivi effettivamente pagati non trattandosi di operazioni incrociate, con quelli delle operazioni segnalate da Covisoc si può notare che, quando le società devono sostenere esborsi finanziari effettivi, attribuiscono ai diritti alle prestazioni dei calciatori valori inferiori a quelli concordati nelle operazioni incrociate, pur trattandosi – in quest’ultimo caso – di calciatori che presentano carriera sportiva meno importante e profilo tecnico di minore caratura. Le transazioni comparabili dimostrano quindi che i valori attribuiti ai diritti oggetto di scambio senza trasferimenti di denaro o con conguagli di importo contenuto non corrispondono ai valori di mercato”.

Plusvalenze: caso Osimhen

In particolare Calcio e Finanza svela gli atti della Procura che hanno fatto partire un’indagine anche sulla SSCN di De Laurentiis, unico affare preso in considerazione per la società partenopea. Il trasferimento di Osimhen al Napoli è avvenuto con il pagamento di una parte fissa, più la contro partita tecnica di quattro calciatori: Palmieri, Karnezis, Manzi, Liguori. “Complessivamente, le cessioni sono valse 20,1 milioni per complessivi 19,8 milioni di plusvalenze, mentre gli acquisti hanno portato un esborso pari a 71,2 milioni. Tuttavia, è l’accusa degli inquirenti, il reale valore dei giocatori ceduti è pari a 470mila euro, con plusvalenze fittizie per 19,3 milioni“.

  • Inoltre, il reale valore di Osimhen secondo la Procura è pari a 52 milioni rispetto ai 71,2 iscritti a bilancio: “pertanto, risulta iscritto nell’attivo patrimoniale un maggior valore di Euro 19.250.000 e maggiori ammortamenti per euro 7.700.000”.

Ma cosa rischia il Napoli per il caso plusvalenze e l’affare Osimhen? Nonostante l’accusa contesti degli illeciti alla società, gli stessi non hanno inciso sull’iscrizione al campionato. Per questo motivo il deferimento nei confronti del Napoli e dei suoi 5 dirigenti (Aurelio De Laurentiis, Jacqueline Marie Baudit, Edoardo De Laurentiis, Valentina De Laurentiis e Andrea Chiavelli) riguarda solo l’illecito amministrativo. La conseguenza, dunque, dovrebbe essere solo una sanzione pecunaria.