Serie A

Pecoraro: “Juve fatti gravissimi, da penalizzazione”

Giuseppe Pecoraro ex capo della Procura Federale Figc ha parlato del caso Juve e delle possibili penalizzazioni on sede sportiva.

Ai microfoni di Radio Napoli Centrale ha detto: “Terremoto Juventus? Sono fatti gravissimi, a mio parere. Come il codice di giustizia sportiva fa intendere, il fair play sportivo comprende anche quello finanziario, economico e gestionale e diventa un fatto molto grave presentarsi in una competizione sportiva con falsi in bilancio, accordi con giocatori, come leggo dai quotidiani, perché significa non competere alla pari con altre squadre. Di qui possiamo arrivare fino all’illecito sportivo. L’art.31 va applicato. Parliamo di cose grosse di penalizzazione, non multe. Quando sono stato procuratore ci sono stati i processi di Palermo, Bari, Foggia, Chievo, Cesena, per questione di carattere finanziario ed è ovvio pensare di poter arrivare a quel tipo di sanzioni, vanno visti gli atti, indubbiamente. La revoca del titolo è la cosa più grossa, bisognerebbe provare che l’iscrizione al campionato era fasulla, diventa un po’ complicato. Secondo me e secondo le regole che, a mio tempo, ci siamo dati nella Procura Federale, può comportare una multa salatissima e la retrocessione. All’epoca Chiné era il mio vice e si occupava della parte economico-finanziaria. Tutte quelle passate sotto le mie mani sono tutte retrocesse“.

Poi ha aggiunto: “Arbitraggio di Orsato? Non avrei mai mandato ad arbitrare un quarto di finale, una semifinale o una finale del Mondiale uno che fugge ad un’intervista. L’AIA deve avere una vigilanza esterna, non può essere vigile di sé stessa. L’AIA deve essere parte integrante della FIGC di modo che venga vigilato, con il controllo si interviene sulle nomine degli arbitri e sul loro comportamento. Se questo non avviene, non possiamo lamentarci di Orsato o D’Onofrio. Sostengo sin dall’inizio che fosse assurdo che Nicchi fosse completamente autonomo rispetto a Tavecchio. Se è il sistema Italia ad essere malato? Ho tanti amici juventini, qualcuno mi ha detto che spera in giuste sanzioni e gli devo dare atto, altri mi hanno detto che lo fanno tutti. Questo non può essere detto perché non è così. Il loro mantra ‘L’unica cosa che conta è vincere’ mi dà fastidio, perché fanno intendere che sono disposti a tutto“.

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