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Mertens carica il Napoli: “Crediamo allo scudetto. Sarri e il rinnovo, vi dico tutto”

Dries Mertens carica il Napoli. Il belga parla di tutto, dalla sfortunata gara contro la Juventus alla voglia di scudetto con Ancelotti.

Mertens carica il Napoli

BELGIO- Dries Mertens carica il Napoli, il folletto belga si racconta alla gazzetta dello Sport. Mertens tocca molti punti interessanti come la sconfitta di Torino contro la Juventus, le parole di Sarri, l’avvento di Ancelotti e il rinnovo con il Napoli. Ecco alcuni stralci.

Mertens, pensa ancora alla sconfitta contro la Juve?

«È stata una partita molto sfortunata, ma il Napoli ha dimostrato di esserci. Ce la siamo giocata ed è giusto puntare al massimo. Loro hanno fatto grandi acquisti e forse sono più forti di prima, ma onestamente non mi hanno ancora convinto del tutto. A Torino abbiamo provato a vincere senza paura».

Scudetto obiettivo reale del Napoli?

«Il Napoli c’è. Anche la Juve incontrerà delle difficoltà e noi dovremo approfittarne».

 In Europa, invece, che girone.

«Gruppo duro, ma vogliamo passare il turno. Siamo in corsa dopo la vittoria sul Liverpool».

 Passata la «paura» della panchina?

«Dopo il Mondiale ero stanco, arrivare in ritardo non è stato facile. Ho parlato con Ancelotti spiegandogli che all’inizio avrei preferito essere gestito. Quindi, mi raccomando: scelta mia, non tecnica! (Ride, ndr)».

Come va con Ancelotti?

«C’è un bel rapporto e il lavoro prosegue. Le vittorie con Liverpool e Sassuolo ci hanno dato fiducia, perché ottenute cambiando tanto. Tutti coinvolti, ognuno di noi ha risposto».

Sente ancora la mancanza di Sarri?

«Se rispondessi di sì ci sarebbero i “titoloni”, ma che problema c’è se dico che mi sono trovato bene con lui? Mi divertivo e il suo gioco era scritto sul mio corpo. E questo discorso non c’entra assolutamente nulla con Carlo col quale, come detto, ho un ottimo rapporto».

In estate c’è stata la possibilità di andare via?

«Qualcosa c’era, ma nulla è stato preso in considerazione. Sono felice a Napoli, lo dico da sempre. Voglio far bene qui, ho un contratto fino al 2020».

Che magari sarà rinnovato.

«Per ora non ne abbiamo parlato, ma ho 31 anni. Forse qualcuno lo dimentica perché sembro più giovane, ma ormai sono un vecchietto…»