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Esclusiva-Santacroce parla a NsN: "vi racconto il mio Napoli.., mi sento napoletano, stasera saro' allo stadio.."

Parla Santacroce

Abbiamo incontrato per il lettori di Napoletanosinasce l’ex’ difensore del Napoli Fabiano santacroce.

Di: Francesco Pollasto e GaB.

Fabiano Santacroce, nome italiano e talento e origini brasiliane. Ci racconti come avvenne il tuo passaggio in azzurro?

“Il mio passaggio in azzurro avvenne in un momento in cui Napoli veniva tartassata tutti i giorni sui giornali e telegiornali per l’emergenza rifiuti e delinquenza.

Quando seppi di essere stato ceduto al Napoli assieme all’euforia di andare in un club blasonato e sopratutto in serie A avevo anche tante perplessità… Paure che dopo pochi giorni ho cancellato..”

L’emozione della prima volta al San Paolo.

“La prima volta che entrai con la maglia del Napoli nel San Paolo (la primissima era stata l’anno prima con il brescia) rimasi sconvolto..

È stata un emozione unica e quando il mister mi chiamo’ per fare l’ultimo quarto d’ora contro l’udinese ero carichissimo!

Fisicamente stavo bene e giocare in uno stadio come questo per me era l’ideale, riesco a dare il massimo messo sotto pressione e a Napoli lo si è costantemente.

Non tutti i calciatori possono giocare qui se non hanno personalità, e io penso di avere dimostrato di averne, mi sono sempre sacrificato per la maglia azzurra e questo i tifosi me lo ricordano  ancora oggi.”

Le prime brillanti prestazioni in azzurro, molti ti paragonavano a Fabio Cannavaro.

“Purtroppo sono stato sfortunato, perché ho avuto un infortunio che mi ha debilitato per molto tempo, e dopo l’arrivo di Mazzarri sono dovuto andare via perché non mi venivano date le possibilità per riprendermi.”

Edy Reja e i suoi dettami.

“Reja, oltre che un bravo mister, e’ una persona fantastica. Qualche anno dopo che se ne andò da Napoli ci siamo ritrovati per una premiazione calcistica in un albergo in costiera e passammo tutta la notte con le mogli a giocare a burraco ed è lì che ho capito che tipo di persona fantastica è Eddy.

Al mister  imputo solo di non  avermi fatto giocare la partita contro il Benfica,  una cosa  che ancora oggi a distanza di tempo gli  ricordo.”

 Che rapporti avevi con Hamsik e Lavezzi?

Marek è un grandissimo amico, una di quelle poche persone nel calcio che continuerò sempre a sentire perché se lo Merita.

Il pocho e’ un grande campione, una persona allegra, con lui avevo un rapporto da buoni compagni di squadra.”

Come ti sei trovato a Napoli?

“Rispondo mentre mi faccio una foto  con lo  sfondo via Caracciolo !

C’è poco da dire, mi hanno sempre detto che Napoli o la ami o la odi ed è una cosa verissima ma non pensavo si potesse amare tanto una città, io sono venuto in Italia che avevo 3 anni e ho sempre girato per il nord con la mia famiglia senza mai avere un posto che potessi chiamare casa veramente.

Ora l’ho trovato e sono orgoglioso che almeno mia figlia sia potuta nascere in una città così e gli insegnerò ad essere fiera di tutto quello che può significare essere napoletani, pro e contro!”

Le tue impressioni sul Napoli di Sarri.

“Il Napoli di Sarri penso che possa fare bene, hanno solo bisogno di tempo perché il mister è un insegnante vero, esprime un bel gioco.

Il suo e’ davvero un  bel calcio, ha stupito tutti per quanto ha fatto con l’Empoli.

Spero solo che gli diano modo di esprimersi e di fare il suo lavoro anche se qui si è molto esigenti! Chiudo dicendo che domani in curva ci sarà un napoletano in più a tifare!”

 “Un saluto a tutti i lettori di Napoletanosinasce, sempre forza Napoli.”

 

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