Luciano Spalletti parla al termine di Napoli-Rangers, partita di Champions League vinta dagli azzurri per 3-0.
Il tecnico del Napoli al termine del match fa i complimenti alla sua squadra, perché pur mettendo in panchina giocatori come Kvaratskhelia e Osimhen ha vinto ed ha rinforzato il primo posto, che ora è ad un passo dall’essere conquistato.
“Quelli che hanno giocato questa sera avevano avuto minutaggio nelle ultime partite, ma magari quando non vieni chiamato in causa per qualche partita poi ci può essere un po’ di nervosismo. Invece questo non esiste nel nostro gruppo. I miei ragazzi si sono allenati sempre al top, godono del compagno che fa bene ed allo stesso tempo cercano di mettermi in difficoltà dando sempre il massimo in allenamento e quando vengono chiamati in causa. Questa è una dote assolutamente straordinaria e bella da gestire. Simeone, ad esempio, non ha fatto solo una doppietta ma ci ha dato anche una grande mano in difesa“. “La sintesi sono le due rincorse di Politano e Raspadori per recuperare palla sulle due ripartenze ed è un segnale importantissimo per levare le castagne, quando ci sono difficoltà si fanno cose anche diverse dalle nostre caratteristiche” ha detto Spalletti.
Poi sulla partita con i Rangers Spalletti ha aggiunto: “Nel primo tempo la palla viaggiava benissimo, quasi non c’erano ruoli. Ognuno andava ad occupare lo spazio libero senza dare alcun punto di riferimento alla squadra avversaria. Oramai ai ragazzi non devo dire nemmeno più di giocare a due tocchi, nemmeno in allenamento, lo fanno in automatico“.
Napoli-Rangers: intervista di Spalletti a Sky
Il tecnico del Napoli ha detto che questo tipo di partite sono “lo specchio di come ci si comportante durante la settimana. Non si possono fare certe prestazioni se durante la settimana non ci si allena alla grande. Il calcio oramai è cambiato e tutte le squadre cercano di metterti in difficoltà e ci deve essere sempre al disponibilità di ricominciare e mettersi in discussione, perché il gol di Osimhen dura tre giorni e se si vuole tornare ad vedere il mucchio dopo la vittoria di Roma bisogna dare sempre il massimo. Chi mi ricorda il mio Napoli? Ho sempre avuto la possibilità e la fortuna di avere giocatori tecnici e veloci, la Roma sicuramente è stata una squadra che ha divertito“.
Sull’ultima partita decisiva con il Liverpool, Spalletti ha concluso: “Ci giochiamo tantissimo, il Liverpool è una squadra difficilissima e si deve andare là a combattere. Il futuro non si può programmare nella sua totalità, di volta in volta si analizza quello che è capitato senza fare programmi. Anche col Sassuolo se non li pressi diventa una partita difficile. Se la sono meritata di andare a giocarsi questa finale contro il Liverpool per il primato del girone, sarà uno spettacolo“.