Luca Marelli sul rigore De Ligt. L’ex arbitro di Serie A analizza la moviola di Juventus-Bologna, parlando anche del penalty non concesso alla squadra di Mihajlovic.
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Secondo Marelli è stato giusto non concedere il rigore. L’ex arbitro spiega attraverso il regolamento il perché non è stato assegnato il penalty al Bologna che avrebbe avuto la possibilità di pareggiare la partita al minuto 93.
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Rigore Bologna – Ecco la spiegazione
“Al 91esimo minuto l’episodio sul quale si sono scatenate le polemiche serali. Un episodio oggettivamente banalissimo ma sul quale deve essere evidenziato un particolare importante. Ci arriviamo regolamento alla mano. Su cross dalla destra di Skov Olsen c’è un tentativo di rinvio di De Ligt:
Irrati non interviene e concede la rimessa laterale. Il VAR Fabbri chiede all’arbitro (correttamente) di attendere qualche istante prima di riprendere il gioco per aver la possibilità di rivedere l’azione. De Ligt interviene in modo goffo sul pallone e lo tocca nettamente con il tallone sinistro, deviandolo sul proprio braccio sinistro. Il pallone cambia direzione e rende in contatto successivo del tutto casuale e, pertanto, non punibile. In sintesi: il tocco di mano è rimasto un tocco di mano, non c’è fallo.La spiegazione, come (quasi) sempre, è nel regolamento:
Non è punibile un tocco di mano nel caso in cui il pallone arrivi direttamente dalla testa o da una parte del corpo del giocatore stesso.
Come detto, è un episodio piuttosto banale una volta individuata la (chiara) deviazione con il tallone sinistro.
Giusto, di conseguenza, anche il mancato richiamo alla “on field review“: poiché si tratta di un tocco mai punibile, il ricorso al video avrebbe rappresentato solo un’inutile perdita di tempo.Una precisazione, però. Anzi due.
Come già scritto in altre occasioni, la fortuna ha un peso rilevante in circostanze del genere.
Se De Ligt non avesse colpito il pallone con il tacco sinistro e se il pallone fosse carambolato direttamente sul braccio, il calcio di rigore sarebbe stato automatico: impossibile considerare naturale la posizione di quel braccio, staccato dal corpo ed in postura che non avrebbe potuto non essere valutata come innaturale.C’è un caso ulteriore (e prima o poi accadrà).
Poniamo che De Ligt si fosse opposto con questa postura ad un tiro in porta, non tentando una giocata (rinvio del pallone) ma una deviazione (opposizione col corpo). Nel caso in cui si fosse opposto ad un tiro deviandolo sul proprio braccio in quella posizione, anche in una tal circostanza sarebbe stato calcio di rigore.“