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Presa Napoli Group la banda che produce il 79% di euro falsi nel mondo

Presa Napoli Group la banda che produce il 79% di euro falsi nel mondo. Il cartello di falsari responsabile del 73% delle contraffazioni di euro in Italia. L’ operazione è stata chiamata «La banda degli onesti»

Di: Alex Thoromp

Napoli Group la banda che produce il 79% di euro falsi nel mondo

Presa Napoli Group la banda che produce il 79% di euro falsi nel mondo. Le stamperie a Casavatore, Frattaminore e Vitulazio le «fabbriche» di banconote quasi perfette.  La carta È la copia più fedele del conio Decisiva la qualità assicurata dalle due persone indagate. La differenza Tutta colpa della pressa: realizza la rugosità sul fronte e sul retro mentre l’originale dietro è liscio.

Il «Napoli Group», il cartello di falsari cui è stato assestato un duro colpo con le 19 misure cautelari eseguite ieri, c’è poco da ridere: si stima che l’organizzazione sia responsabile del 73% delle contraffazioni di euro in Italia, e addirittura del 79% a livello mondiale.

L’ operazione è stata chiamata «La banda degli onesti»

L’ operazione è stata chiamata «La banda degli onesti», in omaggio al celeberrimo film in cui Totò e Peppino De Filippo si improvvisano stampatori di banconote fatte in casa. Gli «onesti» sono collegati allo storico «Napoli group» che include undici organizzazioni di falsari campani, ciascuna con una sua specializzazione.

È l’Heidelberg Stella, chiamata «stellone» la macchina «della felicità». Sforna fiumi di soldi falsi, banconote da 20, 50e 100euro vendute da cinquanta centesimi a due euro a biglietto. Alla «banda degli onesti», «stellone», come viene chiamata nelle intercettazioni, quasi un nomignolo, l’aveva procurata Salvatore Tammaro, trent’anni, di Giugliano, da ieri agli arresti domiciliari. Si tratta di un macchinario fondamentale per la contraffazione delle banconote prodotte in Campania che, secondo le stime, costituiscono il 79 per cento dei soldi falsi che circolano nel mondo. «Stellone» viene utilizzato dalla gang per apporre la placca olografica sulle banconote, un procedimento fondamentale.

Come Totò e Peppino

Lezioni di falso Rasentano la perfezione, dunque, i falsari campani, tant’è che accanto alla produzione dei soldi avviano una seconda attività:quella «didattica».  Incredibile ma vero, alcuni di loro sarebbero stati reclutati per insegnare il«mestiere» agli aspiranti falsari di mezza Europa. La «banda degli onesti» smerciava blocchetti da mille a tremila banconote per volta. Un business dalle cifre da capogiro.

 

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