Caso Juventus, avanzata la richiesta di 11 punti di penalizzazione. Il commento del giornalista Paolo De Paola.
La Procura della FIGC ha avanzato la richiesta di 11 punti di penalizzazione in classifica per la Juventus nell’ambito del nuovo processo riguardante il caso plusvalenze. Se tale richiesta dovesse essere accolta, i bianconeri, attualmente al secondo posto in classifica con 69 punti, scivolerebbero al settimo posto con 58 punti, finendo in piena zona Conference League. Ciò significherebbe che la squadra sarebbe praticamente esclusa dalla possibilità di partecipare alla Champions League, ma rimarrebbe in corsa per qualificarsi all’Europa League (distante 3 punti dall’Atalanta, quinta classificata, e 1 punto dalla Roma).
-11 PUNTI ALLA JUVENTUS, DE PAOLA: “ANCORA PIU’ RIDICOLO DI QUALCHE MESE FA”
A soffermarsi sul caso che coinvolge la Juventus è anche il giornalista Paolo De Paola che ha così dichiarato:
“I meno 11 potrebbero non bastare per il regime di afflittività alla Juventus, se dovesse ritrovarsi con il -11 ma vincere con Empoli e Milan la Juve sarebbe in piena zona Europa. Non si capisce dunque, è questo il papocchio. In questo momento la Juve ha 10 punti di vantaggio dalla zona Europa, ma mancano ancora tre partite da giocare. Mi sembra il solito papocchio della giustizia sportiva che non aspetta la fine dei campionati. È l’ennesima gaffe della Federazione. La Juve è a quota 69, con undici punti di penalizzazione verrebbe proiettata al settimo posto dietro la Roma che deve giocare con la Salernitana, così come la Juve. Se la Juve dovesse vincere a Empoli e battere il Milan aggancerebbe i rossoneri, l’Atalanta è a quota 61. Il problema poi potrebbe arrivare anche in caso di vittoria di Europa League della Roma. Questa situazione è ancora più ridicola del -15 di qualche mese fa. Una pena che ad esempio per il Milan del 2007 non fu afflittiva perché il Milan poi vinse la Champions.”
De Paola ha poi aggiunto: “Le parole di Evelina Christillin? C’è un evidente conflitto di interessi, non si può non reputare affine al mondo Juve e al mondo la signora Christillen, da che parte vuole stare? Prima è stata da una parte perché le è convenuto, ora sta da un’altra parte. Ora guarda caso si ritrova in un altro ruolo chiave, quando poi vai a vedere le cose dette o le cose fatte si evidenzia la banalità delle proposte. In questo momento lei è nel board della UEFA e mi sembra normale che si esprima in questa maniera. Saranno fatti suoi con la famiglia Agnelli, sono vicende che mi lasciano anche abbastanza freddo. John Elkann ha detto che la battaglia del cugino era assolutamente giusta per evitare l’egemonia UEFA, quindi vedremo quello che succederà”.