Le Interviste

Taglialatela a sorpresa: “Cassano? Io lo adoro. Meret superiore a Donnarumma”

Pino Taglialatela difende Antonio Cassano, rivelando che lo adora, e ritiene che Alex Meret è superiore a Gianluigi Donnarumma sul lato tecnico

Pino Taglialatela si esprime a sorpresa sulla polemica di Antonio Cassano e i vincitori del primo scudetto del Napoli, ritenuti scappati di casa e scarsi a dispetto di Maradona che ha vinto da solo. A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, l’ex portiere del Napoli ed attuale dirigente sportivo dell’Ischia, club di Eccellenza, si è soffermato sui temi più importanti riguardanti il club partenopeo.

Il Napoli sta regalando tante soddisfazioni? “Si tante. Complimenti alla società per l’allestimento di una squadra grandiosa. Questi calciatori in rosa hanno qualità e sudano per la maglia. È una soddisfazione, sono orgoglioso di essere tifoso“.

Per Taglialatela Meret è migliore di Donnarumma sul lato tecnico

Pensieri su Meret? “Sono stato offeso quando ho difeso Alex in passato. È un grande portiere, ha avuto le spalle molto larghe, soprattutto dopo la finestra estiva di calciomercato e l’accostamento di Navas al Napoli. Complimenti a Meret per la sua personalità e il suo rendimento, è apprezzato tanto anche da alcune colleghi. Questo ragazzo merita solo elogi“.

Cosa manca a Meret per competere con Donnarumma? “A livello tecnico Alex è superiore, anche se Gianluigi ha una grande personalità. A Meret manca qualcosina a livello di carattere, anche se non è da tutti superare ciò che si è verificato in estate. Ha bisogno di continuità, sta sfornando grandi prestazioni. Giocando anche in Europa a questi livelli, è sintomo di maturità. Il prossimo anno può competere anche per una maglia da titolare in Nazionale in assenza di Donnarumma“.

L’ex portiere del Napoli difende Antonio Cassano

Parere sulle dichiarazioni di Cassano? “Al di là delle parole fuori le righe, io lo adoro..non voleva offendere nessuno, ma anzi elogiare Maradona. Quando si esprime Antonio, bisogna farsi una risata perché è spontaneo. Quella squadra era composta da grandi campioni, poi c’era l’extraterrestre Diego. Si è anche scusato in seguito. È stato un grande calciatore, il suo carattere ha frenato la sua carriera. È una persona molto simpatica ed è molto schietto, a volte non è l’esempio dell’equilibratore. Lo stimo come calciatore e come uomo“.

Pensieri sul pubblico del Maradona? “È sempre stato protagonista, un fattore importante per il Napoli… La tifoseria sta facendo la propria parte. Giocare al Maradona in questa cornice di pubblico esalta tutti i calciatori, in particolare quelli nuovi. Anche ai miei tempi, i tifosi erano il dodicesimo uomo in campo”.

De Laurentiis sta già lavorando alla cessione del Napoli o del Bari? “Credo sarà complicata come scelta. È una decisione che andrà presa in famiglia. Suppongia sia difficile cedere il Napoli, dato l’andamento degli ultimi anni. Questa stagione è la consacrazione dell’operato svolto in passato. Non cederei mai la società azzurra, ma De Laurentiis è un gran imprenditore, probabilmente starà già riflettendo a riguardo. A Bari si sta disputando un’ottima stagione, ma non è il Napoli”.

Similitudini con il vecchio gruppo azzurro, nel quale era presente Maradona? “L’annata di Sarri e la gestione di Mazzarri sono due periodi nel quale si somo intraviste alcune similitudini. Ma quest’anno c’è qualcosa in più: ciò che stiamo vedendo è impressionante. La squadra odierna sta regalando le stesse emozioni del passato. Vedere Maradona era straordinario, ma quest’anno lo scenario sembra diverso. Sono orgoglioso di essere tifoso del Napoli, è una squadra pazzesca. Ci sono, tuttavia, alcune similitudini con le squadre partenopee le quali hanno vinto lo scudetto nelle stagioni 1986/87 e 1989/90″.