Lazio-Torino non si giocherà. Il fischio d’inizio è in programma alle ore 18.30, ma i granata sono rimasti bloccati dall’ordinanza della Asl dopo i casi di positività al Covid-19. La Lega però, ha tirato dritto. Con il protocollo in mano non ha rinviato la partita.
I biancocelesti si sono così presentati allo stadio Olimpico. La sceneggiata di Roma ricorda, quanto accadde al Napoli alla vigilia della sfida contro la Juventus del 4 ottobre scorso. giornali e tv diedero ragione ai bianconeri, glorificando mediatica mente la grande professionalità della Juventus. Lo stesso Agnelli in quell’occasione parlò di rispetto e lealtà sportiva, salvo poi essere smentito dai fatti.
Gli azzurri uscirono sconfitti nei tribunali federali, ma il Coni restituì dignità alla squadra del presidente De Laurentiis. Oggi tocca al Torino subire la gogna mediatica.
Prima del fischio d’inizio ufficiale di Lazio-Torino, arrivano le parole di Cairo:
“La decisione della Lega di non rinviare Lazio-Torino, in programma oggi pomeriggio, si commenta da sola”, le sue dichiarazioni all’Ansa. Poi ha aggiunto: “Io non credo che il calendario del campionato di Serie A si difenda ignorando le realtà oggettive. Adesso vediamo cosa succede. È evidente che faremo ricorso. Faremo tutti i ricorsi possibili”.
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Antonio D’Amore, direttore dell’ASL Napoli 2, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo, commentando quando sta accadendo per Lazio-Torino ricordando quanto accadde al Napoli:
“Bloccare il Napoli fu la scelta corretta? Non possiamo anteporre la tutela di interessi che sono del mondo del calcio. Oggi la tutela della salute viene prima di tutto. Penso che all’epoca abbiamo fatto bene e le altre ASL ci stanno dando ragione. Per gli altri eravamo solo furbetti”