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Tour de force ed emergenza attaccanti, il Napoli deve rifiatare

Il Napoli gioca 10 partite in 30 giorni e ne giocherà 19 in 63 giorni, un tour de force che Gattuso deve valutare.

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Campionato, Coppa Italia ed Europa League, il Napoli è in corsa su tutti i fronti e questo significa tanto in una stagione segnata dal Covid 19, in cui si gioca praticamente ogni tre giorni. Il Napoli dalla ripresa del campionato, dopo la sosta natalizia, ha giocato 10 partite in trenta giorni, fino al 7 marzo ne giocherà altre 9, totale: 29 partite in 63 giorni. Un vero e proprio tour de force a cui sono sottoposte le big di Serie A che devono fare i conti con le competizioni nazionali ed europee, con un calendario che non permette nemmeno il recupero di Juve-Napoli e la necessità di andare avanti in ogni competizione, sia per questiono di prestigio che di bilancio.

Tour de force Napoli

Nelle prossime 9 partite il Napoli dovrà affrontare il Genoa, Juventus, Atalanta, Benevento, Sassuolo e Bologna in campionato. La semifinale di ritorno di Coppa Italia con l’Atalanta e le due partite dei Sedicesimi di Europa League con il Granada. Insomma non proprio una passeggiata di salute. Anche per questo Gattuso sta cercando di razionalizzare le forze così come può. In quest’ottica si spiega il cambio di modulo e la difesa a 5 che ha scatenato tanti commenti e pagelle negative per il tecnico calabrese.

Emergenza in attacco

Non sarà una giustificazione ma è sicuramente una attenuante. Gennaro Gattuso in questo periodo ha dovuto fare i conti con qualche assenza importante. Mertens, ad esempio, è ancora fuori per infortunio e non si sa quando tornerà. Dopo la partita con l’Atalanta preoccupano le condizioni di Insigne e Demme. Osimhen è stato fuori per più di 60 giorni e Petagna ha dovuto cantare e portare la croce. A questo si aggiunge l’assenza di Fabian Ruiz ancora positivo al Covid 19.

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