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Sarri: “Scudetto?Cazzata, ci sono due squadre davanti a noi!Milik o Mertens?Giocherà chi sta meglio!Reina? Mi fido di lui”

Maurizio Sarri, ha parlato, in conferenza stampa, dal ritiro della Val di Sole, dopo l’amichevole di ieri sera, finita in pareggio 1-1, col Chievo. Ecco le parole di mister Sarri, dopo 17 giorni di ritiro:

Sul ritiro

“La squadra non ha lo stesso margine di miglioramento di due anni fa, ora si lavora sui particolari e uno di questo è evitare gol stupidi e lavorare sulle palle ferme. Vogliamo limare dettagli che molto probabilmente sono gli aspetti più difficili. Se io ho un potenziale di 10 arrivare a 8-9 è facile, fare l’ultimo 10% è sempre l’aspetto più difficile”.

Sulle ambizioni della squadra

“I ragazzi devono avere la testa giusta, abbiamo fatto bene il girone di ritorno ma questo non ci da garanzie. Abbiamo fatto benissimo in un campionato meno difficile di quello che ci aspetta, le squadre si stanno rinforzando in maniera importante e se si perde anche una sola caratteristica dell’ultimo girone di ritorno non faremo gli stessi risultati. Servirà umiltà e mentalità per poter sperare di fare bene e comunque non è detto saremo protagonisti”.

Sul mercato

 “Come vi piace parlare di colpi, poi bisogna vedere se lo sono realmente. Il Napoli non è mio ma di De Laurentiis, è lui a fare le scelte societarie e io mi adeguo. Non ho richieste particolari, mi daranno una rosa a disposizione e io alleneràò quella rosa”.

Su Ounas

“E’ un ragazzino che ha fatto bene all’esordio in Francia e un po’ meno bene l’anno scorso. E’ giovane, ha qualità, ma chiaramente, vista la poca esperienza, andrà atteso e non sovraccaricato di grandi responsabilità. Di sicuro ha prospettive per poter far bene”.

Sul goal del Chievo

“Non facciamo troppi errori ma quando li facciamo poi li paghiamo. E’ anche vero che questa linea difensiva, che tre anni fa aveva subito 54 o 56 goal, ne ha subito 38 nell’ultima stagione e ancor meno due anni fa. Dei passi in avanti sono stati fatti, certo non basta per essere competitivi a livelli più alti”. 

Su Pavoletti e Giaccherini 

“Dipende da me e da loro, anzi più da loro che da me. Quando daranno più garanzie degli altri giocheranno, stop”. 

Sulla VAR

“Non so se col Carpi sia stata utilizzata o meno, deve venire a parlarci il designatore per spiegarci il funzionamento. Non ho ancora capito bene come funziona, l’unica cosa che mi preme è che sia noto chi c’è dietro. Dev’esserci una designazione anche per colui che sta dietro ad uno schermo”. 

Sul pubblico

 “E’ straordinario, trasmette tantissimo e per tre settimane è anche difficile da reggere perché ti senti di fare sempre meglio per loro. Ripeto, il ritiro è stato bellissimo ma duro. Avere un pubblico così elevato, non solo come numero, trasmette e dà tanto. Mi sento di ringraziarli, la nostra speranza è quella di ripagarli facendoli divertire e se possiamo fare qualcosa in più saremmo i più contenti di tutti”. 

Sull’importanza dei top player

“I giocatori importanti presuppongono balzo in avanti del monte stipendi e forse la società non può permetterselo. Prendere uno svincolato con dieci milioni a stagione è una politica che il Napoli non ha mai seguito. Io spero semplicemente crescano i nostri, abbiamo tanti Under 23, speriamo crescano in fretta. Io, ripeto, ho la mente matematica, fatico a pensare di poter essere protagonisti assoluti. La Juve ha vinto sei scudetti di fila si sta muovendo come sempre, cedendo e acquistando giocatori forti. E poi dobbiamo avere l’umiltà di dire che dietro di noi si stanno muovendo bene”. 

Su Milik e Mertens

“Ho la doppia soluzione, possono giocare nche insieme in qualche circostanza. E comunque è difficile dire ad un ragazzo che ha fatto tantissimi gol in otto mesi che non è un centravanti e farlo tornare a fare l’esterno. Di sicuro lo farà qualche volta, è un ragazzo disponibile, ma sono certo non gradirebbe tornare a farlo con continuità. E avrebbe ragione, avendo dimostrato di essere più forte da centravanti che da esterno”.

Sulla concorrenza della fascia sinistra

“Ghoulam e Mario Rui sono abbastanza simili, non vedo differenze nette a livello tattico. Il portoghese è più reattivo nei duelli ma meno fisico, quindi meno efficace in area di rigore. Buoni piedi e buona spinta tutti e due. Non sarà una scelta tattica, dipenderà molto dalla condizione del momento”.

Sui centrocampisti

 “Mi aspetto crescita, in questa fase di preparazione sono in netta sofferenza ma data l’età e l’esperienza accumulata spero riescano a fare qualcosa in più dell’anno scorso. Rog è ormai inserito a livello tattico e di gruppo, Diawara lo stesso, Zielinski deve crescere a livello di personalità, ha doti nettamente superiori a quelle che sta esprimendo. Sta facendo il compitino ma ha i colpi per poter fare molto di più. Dunque mi aspetto assestamento dai più giovani e crescita nell’incidenza delle partite di Zielinski”.

Sull’importanza di avere avuto tutti i giocatori disponibili dal primo giorno di ritiro 

 “La quarta settimana di ferie è una prassi, non un obbligo. Se vi hanno rinunciato sono molto contento, è atipico avere subito giocatore a disposizione, ci ha fatto bene. Il nostro è un ritiro atipico, è entusiasmante avere un seguito come il nostro ma dopo tre settimane può essere anche pesante dal punto di vista mentale essere sempre sotto i riflettori. Prevale l’aspetto dell’entusiasmo, usciamo dal ritiro dopo aver fatto un buon lavoro, un po’ affaticati mentalmente e materialmente, con due giorni di recupero speriamo di tornare con nuova linfa”. 

Sul mancato rinnovo di Reina 

“Se c’era una tempistica era antecedente a questo momento. Mi fido tanto di lui, ha grandi valori molari e attaccamento a questo gruppo, non esiste il problema scadenza. Se è tranquillo sono il più contento di tutti, non riesco a vederlo agitato per il contratto. Sul futuro sono cose che mi interessano relativamente. Conosco l’uomo, le qualità, e mi basta. Se poi è piu tranquillo con un anno in piu di contratto spero possa averlo”. 

Su Maksimovic

“L’operazione Maksimovic è relativamente costosa viste le cifre, inutile continuare a dirlo, è un’operazione normale nel mercato attuale. Lo scorso anno non ha reso per tanti motivi, tattici e fisici. Aveva un problema al piede, speriamo sia tutto risolto. E poi era reduce dalla difesa a tre nel Torino. Di sicuro ci attendiamo un rendimento superiore, anche per Milik. Sono due giocatori che ci potranno dare qualcosa in più”.

Sui preliminari

“E’ importante cercare di non sovraccaricare la partita. E’ chiaro sarà importante ma non dovrà essere né un trionfo in caso di qualifica né una disgrazia se non superiamo il preliminare. E’ una partita dura per le squadre italiane e i risultati lo dimostrano, dobbiamo saperlo. Ovviamente bisogna passare il turno”.

Essere favoriti per lo scudetto

 “Mi baso sui numeri e le statistiche. Lo scorso anno siamo arrivati terzi e ci sono due club come Milan e Inter. Credo sia una cazzata dire che siamo i favoriti, non ci voglio cascare. Non abbiamo fatto un mercato che ha stravolto la squadra, se tutto va bene siamo gli stessi dell’anno scorso ed abbiamo due squadre davanti”.

Sull’amichevole di ieri. “Col Chievo è mancata un po’ di brillantezza ed è ovvio lo paghi. I nostri avversari erano più brillanti rispetto a noi, ma è normale, dipende dai carichi di lavoro, da quello che hai fatto il giorno prima o la mattina stessa. Se avessi voluto una squadra al massimo non avrei fatto un determinato allenamento al mattino. Contro di noi tutti ci aspettano, quindi ci dobbiamo abituare. Prendere gol stupidi rientra nelle nostre caratteristiche, dobbiamo lavorare ma non è detto basti: se nel nostro dna abbiamo la cazzata incorporata prima o poi la tiriamo fuori…”

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