Bellissimo e divertente editoriale di Anna Trieste sulle colonne del Mattino: Reina anziano? Ditelo sempre al signor Buffon.
Di Anna Trieste per il Mattino
NAPOLI- Se uno non avesse visto la partita, a guardare il risultato finale, 3 a 0 per il Napoli, potrebbe pensare che gli uomini di Sarri sono andati a Bologna a farsi una scampagnata, a visitare la casa di Lucio Dalla, a vedere la Torre degli Asinelli, a portare Maksimovic a farsi una visita approfondita al Rizzoli per vedere perché non può giocare mai e a mangiare la cosiddetta bolognese che poi è un piatto tipicamente napoletano ma questa è un’altra storia che nel caso approfondiremo in un’altra occasione. E invece no, signori miei.
Reina anziano? Ditelo sempre al signor Buffon
Quella al Dall’Ara non è stata una gita fuori porta. Anzi. Soprattutto nel primo tempo, è stata un’arrampicata sotto porta. La nostra per la precisione, con il Bologna pressante e aggressivissimo e gli azzurri incantati a guardare il codino di Palacio perché effettivamente non si vedeva un codino del genere dai tempi del Festivalbar con Fiorello e la Marcuzzi. In più occasioni, Verdi ha costretto Pepe Reina a dimostrare con tutti gli arti a sua disposizione che “portiere anziano” ce lo devono dire sempre a Buffon e che se occorre trasformarsi in Superman per deviare sulla traversa un gol già bell’e fatto lui non si tira indietro. Quarantacinque minuti di grande sofferenza, interrotti solo dal martirio di Chiriches che si rompe una spalla per agevolare l’ingresso in campo di Albiol.
Basta pure nu poco‘e cazzimma
Il Napoli per Donadoni è tipo un’unghia incarnita. Poi Piotr il prudente decide di chiudere la faccenda e mette a segno il terzo gol dimostrando a tutti che non sempre per vincere serve la bellezza. A volte basta pure nu poco‘e cazzimma!
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