L’ex Rettore Guido Trombetti si è soffermato sulla gestione di Osimhen da parte del Napoli e su possibili ripercussioni con Antonio Conte.
In un’intervista esclusiva ai microfoni di Radio CRC, Guido Trombetti, ex Rettore dell’Università Federico II e opinionista sportivo vicino al presidente Aurelio De Laurentiis, ha lanciato un allerta riguardo alla situazione di Victor Osimhen al Napoli. Le sue dichiarazioni, rese durante il programma “In Ritiro Con Te”, offrono uno spaccato critico e preoccupante sul futuro del centravanti nigeriano e le potenziali ripercussioni sulla squadra.
Osimhen e il suo valore di mercato: una riflessione amara
Secondo Trombetti, “Dobbiamo rassegnarci al fatto che il valore reale di mercato di Osimhen, oggi, sia inferiore a quello che avevamo inizialmente pensato. Non c’è più tempo. La mia paura è che, come fatto con Juve e Inter, Antonio Conte sbotti all’improvviso: mica può lavorare senza centravanti? La richiesta minima è sapere chi sarà il suo numero nove!”.
La questione del rinnovo: un rischio economico per il Napoli
L’opinionista ha poi messo in luce le implicazioni economiche di una possibile permanenza di Osimhen senza un chiaro futuro. “La chiarezza vale più del valore tecnico: Conte non può essere lasciato così, sennò finisce male: guardate come ve lo dico… Io sono preoccupato che Conte, prima o poi, faccia una sparata. Ricordate che fece nelle altre squadre? Tutto questo non farebbe bene a nessuno. De Laurentiis dica apertamente se Osimhen resterà a Napoli un altro anno. Se rimane, prò, nel 2026 va via a parametro zero: è un disastro economico”.
Trombetti suggerisce che un rinnovo o una cessione imminente sarebbero fondamentali per evitare un grave danno finanziario.
Sebbene Trombetti riconosca che Osimhen, sotto la guida di Conte, potrebbe migliorare anche nel suo carattere e contribuire significativamente alla squadra, rimane preoccupato per la situazione attuale.
“Con Conte ad allenarlo, Osimhen potrebbe migliorare anche nel carattere? A 25-26 anni, sei quello che sei: Victor non è più un ragazzino, i caratteri di asperità del suo comportamento restano questi. Se resta e fa trenta gol, oltre alla Champions il Napoli può ambire a tutto. Io, però, sono preoccupato che restio e lo faccia con una fune ‘nganna. E temo che anche Conte abbia questa preoccupazione”.