Il giornalista Paolo Esposito discute la situazione del Napoli, il possibile addio di Giuntoli e le ambizioni future del club di De Laurentiis.
Paolo Espostito, grande amico di Aurelio De Laurentiis e conduttore della trasmissione “Area di Rigore“, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni ai microfoni de Il Ring del Pallone sul canale Twitch de Il Pallone Gonfiato. Paolo Esposito ha condiviso le sue riflessioni sulla situazione attuale in casa Napoli, il possibile addio del direttore sportivo Cristiano Giuntoli e le ambizioni future del club.
Esposito ha parlato del contratto di Giuntoli e delle voci riguardo al suo passaggio alla Juventus: “Gli uomini passano ma il Napoli resta. Non è detto che vada via Giuntoli perché ha ancora un altro anno di contratto. Tutti la danno per conclusa alla Juventus, ma conosco De Laurentiis e se vuole fa rispettare i contratti. Però ripeto, deciderà De Laurentiis e, se magari deciderà di portare Polito del Bari, lo lascerà andare via. Direi di andarci cauti perché il presidente del Napoli è imprevedibile.”
Riguardo alle ambizioni future del Napoli, Esposito ha aggiunto: “Poi, come si dice l’appetito vien mangiando e De Laurentiis vuole vincere anche l’anno prossimo. Inoltre, gli è rimasta sullo stomaco l’eliminazione in Champions League causata anche da due arbitri scandalosi tra andata e ritorno. So per certo che vuole provare a vincere la Champions e sarà un Napoli ancora più forte.”
Il giornalista ha poi affrontato il tema dell’influenza del denaro nelle decisioni di calciomercato: “Il problema è che il denaro fa gola a tutti. Anche a Spalletti, che si dice innamorato della città, ma vorrebbe confermato l’organico odierno e anche un congruo aumento.
Il tecnico guadagna la metà di gente come Allegri, Inzaghi e Pioli. Giuntoli vorrebbe andare alla Juventus non per il progetto, ma perché gli offrono almeno il doppio degli 1,4 milioni che guadagna a Napoli. Ricordiamoci che i bianconeri rischiano la B perché gli illeciti sono comprovati.”
Paolo Esposito ha chiesto ai tifosi di considerare con cautela le voci di calciomercato e di non sottovalutare le ambizioni del presidente De Laurentiis e del Napoli per il futuro.