Giuseppe Cruciani, conduttore de La Zanzara, rincara la dose sulle sue dichiarazioni riguardo allo Scudetto del Napoli, sottolineando che la vittoria è avvenuta nonostante il popolo, non grazie a esso.
NOTIZIIE CALCIO NAPOLI. Cruciani su Scudetto Napoli: “Vittoria nonostante il popolo napoletano”
Le recenti dichiarazioni di Giuseppe Cruciani, conduttore de La Zanzara su Radio 24, riguardo allo Scudetto del Napoli, hanno sollevato un vespaio di polemiche. Cruciani aveva criticato la retorica partenopea, affermando che la vittoria è da attribuire alla società e non al popolo. Nonostante le reazioni negative dei tifosi napoletani, il conduttore non ha cambiato idea e ha approfondito il suo pensiero nel corso dell’ultima puntata de La Zanzara.
Cruciani ha attaccato anche alcuni personaggi noti, come lo scrittore Roberto Saviano, per il loro modo di parlare dello Scudetto del Napoli: “Saviano si piange addosso, dice che lo Scudetto è una pernacchia in faccia a certi giochetti. Poi dice che questo è lo Scudetto del merito: perché gli altri che cosa sono? Gli Scudetti dei ladri? De Giovanni invece parla di Scudetto del popolo: ma lo volete capire che non c’è il ‘popolo’, ma ci sono le singole persone?”.
Il conduttore ha poi ribadito il suo punto di vista sulla questione, sottolineando che il Napoli ha vinto lo Scudetto non grazie al popolo, ma nonostante esso: “È tutta retorica: fino a un anno fa, se qualcuno avesse seguito il cosiddetto popolo, De Laurentiis si doveva dimettere, Spalletti doveva essere cacciato. Se fosse stato per il popolo napoletano, non avrebbero vinto un ca**o!”.
Giuseppe Cruciani continua a mettere in luce la sua posizione critica nei confronti della vittoria del Napoli. Per il conduttore de La Zanzara, la squadra partenopea ha trionfato grazie all’operato della società e degli addetti ai lavori, nonostante le pressioni e le critiche del cosiddetto “popolo”.
Cruciani continua la sua campagna anti-Napoli, come tanti altri personaggi che hanno subito un trauma fortissimo dallo scudetto azzurro. Se ne facciano una ragione.