Corbo denuncia un grave episodio ai danni di un bambino di otto anni, durante il ritiro del calcio Napoli a Castel di Sangro
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Il giornalista di Repubblica Antonio Corbo, nella consueta rubrica “Il graffiao” ha denunciato un fatto increscioso che ha come protagonista un bambino di otto anni, presente nella sede del ritiro del calcio Napoli con i genitori.
“L’episodio è verosimile. Direi anche Credibile. Grave, aggiungo. E’ stato raccontato ieri in tv. Nel Palazzetto ove è in bella mostra, luccicante, la Coppa Italia, un signore, accompagnato da un bambino, si accingeva a farsi fotografare accanto al Trofeo. L’addetto alla sicurezza lo ha stoppato e gli ha precisato che occorreva prioritariamente acquistare un gadget. Il signore acquista un mazzo di carte per l’importo di 12 euro e finalmente riesce a immortalarsi accanto alla Coppa. E si accinge ad accostare il figlio alla Coppa per fotografarlo . Ma viene di nuovo stoppato . Per l’addetto alla sicurezza occorreva acquistare un ulteriore gadget. Il conduttore che lo ha raccontato ha precisato di aver assistito personalmente all’accaduto. Se ne conosce la faccia , il nome ed il cognome. Non v’è motivo, dunque, di dubitare“.
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Corbo sull’episodio ha poi aggiunto: “Aurelio De Laurentiis non è un benefattore, ma un genio nel trovare risorse. Riesce così a tenere i conti in ordine anche quando spende troppo. Non basta spendere molto come piace ai tifosi, vince chi spende bene. L’idea della foto con la Coppa Italia procura soldi come la moneta in chiesa per accendere una candela. Ci pensano i preti, figurarsi un presidente di club. De Laurentiis è anche generoso. Se non lo è, di sicuro è intelligente. Pensate che lui avrebbe negato la seconda foto al bambino mortificandone il padre? Chi si è comportato così, non ha interpretato la pur bulimica ansia di danaro del Napoli, vedi i prezzi dei biglietti. Ha con ottusa sciatteria distrutto l’immagine del Napoli. Questo episodio spero suggerisca a De Laurentiis ad una migliore selezione dei collaboratori“.